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In particolare, le Fiamme Gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, impegnate nel più ampio dispositivo finalizzato alla prevenzione e repressione dei traffici illeciti nell’area portuale procedendo al controllo del flusso dei passeggeri e dei mezzi in transito al porto di Palermo, hanno individuato un soggetto che risultava gravato dalla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di usura, in concorso con altri, emessa dall’Autorità Giudiziaria e non eseguita poiché lo stesso risultava irreperibile.
Il soggetto destinatario della misura cautelare faceva rientro nel proprio luogo di residenza, in Caltagirone, al termine di un viaggio di lavoro all’estero.
Una volta sbarcato a Palermo, però, i Finanzieri, individuata la vettura sulla quale stava viaggiando, lo hanno tratto in arresto e tradotto sino a Caltagirone, presso il proprio domicilio, per l’espiazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’attività di servizio si inquadra nel concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, mediante attività investigative e altri interventi riconducibili alle funzioni e alle responsabilità strutturalmente attribuite alla Guardia di Finanza
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