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Le polemiche non servono. Serve l’agire.
Il trovare le leggi. Avvocati che con paziente lavoro si spendono al fine della difesa di un diritto inalienabile, la libertà. Tema delicato ma non c’è altro da aggiungere, solo da affrontare: qualsiasi dito addosso, non voluto, non è lecito se una donna non lo voglia. Opinioni in contrario la società ne ha tante, assieme a scontri, opposizioni, contrasti.
È inutile, sciatto, addossare colpe alla donna per aver “provocato” allusivamente.
È il giustificare squallido un gesto irriprovevole senza condanna. Chi fa predominare il proprio istinto alla ragione si trova nell’errore. Quindi sì, è già violenza la pacca sul sedere, lo è il palpeggiamento. Lo è tutto ciò che non è voluto e per questo ha bisogno di una tutela ,di una difesa.
È una prevaricazione di genere, un abuso. Una confidenza non autorizzata. Una donna deve sentirsi sicura, protetta in un qualsiasi ambiente si trovi, senza che nessuno le possa fare del male in alcun modo, ma consapevole che abbia ogni rispetto.
Il passarci sopra fa già essere vittime.
Oggi i tempi sono cambiati, il diritto alla libertà del singolo ha tutta l’attenzione ed il rispetto.
La società è evoluta se rispetta regole civili e se alcune leggi mancano, si facciano. Andare avanti a volte significa anche proteggersi facendo un passo in più rispetto al passato.
Informa con entusiasmo, Maria Giambruno, moderatrice dell’evento, che c’è stata molta partecipazione e riscontro positivo all’iniziativa:
“Pomeriggio intenso e molto interessante a Palazzo delle Aquile dove, nell’atto della campagna “Zonta Says NO”, abbiamo parlato della “Tutela delle donne nei reati sessuali”. Splendida collaborazione tra la professoressa Daniela Chinnici di UniPa e Zonta Palermo Zyz. Oltre 130 ragazzi tra presenti e on line e pubblico partecipe è molto interessato! Grazie a tutte le socie presenti, a Daniela Chinnici senza la quale quest’iniziativa non sarebbe mai nata, a Valentina Chinnici che è stata la nostra cara madrina e a Marianna Caronia che ci ha regalato la sua presenza illustrandoci importanti disegni di legge all’esame del Parlamento che hanno refluenza anche nei casi di violenza nei confronti delle donne. A tutti grazie perché è dal confronto costante e aperto che si può procedere nella costruzione di una società del rispetto e della condivisione. Grazie in particolare a Rosaria Maida, Cinzia Mantegna, Annamaria Picozzi, Cirus Rinaldi, Armando Plaia, Laura Lorello, Nicoletta Salviato, Laura Capra, agli studenti dell’Università presenti in aula perché con i loro preziosi interventi hanno reso il pomeriggio davvero speciale”.
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