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Si spengono sempre più candeline degli ultra centenari fra le Madonie. Sono diversi questi anziani meno rari quindi e certamente fortunati, a poter raggiungere il famigerato ed ambito traguardo dei 100 anni ed oltre. Don Santino Scileppi, parroco della Parrocchia di Geraci Siculo, comune Madonita, riporta l’annotazione di diversi compleanni festeggiati in questo periodo con tre cifre. Un vero traguardo soddisfacente di vita:
( Scrive così Don Santino)
“Oltre 500 anni di vita!
La Comunità di Geraci Siculo, uno dei Borghi più belli d’Italia, gioisce per la presenza di 5 centenarie.
Esse sono:
La Signora Nazarena Maggio, vedova Giaconia, nata a Geraci il 18 giugno 1920.
La Signora Gaetana Zangara, vedova Sanfilippo, nata a Geraci il 14 novembre 1920.
La Signora Giovanna Fazio, vedova Vaccarella, nata a Geraci il 14 novembre 1921.
La Signora Rosaria Macaluso, vedova Sacco, nata a Geraci il 19 novembre 1921.
La Signora Giuseppina Chichi, vedova Attinasi, nata a Geraci il 29 novembre 1921.
Donne forti e laboriose, donne di fede e timorate di Dio. Donne che hanno sperimentato la fatica e il sacrificio.
A loro, ed alle rispettive famiglie, formuliamo fervidi auguri ed esprimiamo le nostre vive congratulazioni.
Diversi anni fa,sono stati condotti degli studi nel territorio da demografi, biologi, nutrizionisti,per comprendere i fattori scatenanti della longevità madonita. La presenza più illustre, quella del prof. Michel Poulain, demografo di fama mondiale in visita alla casa di famiglia di Petralia Sottana che studiò gli archivi dell’anagrafe del comune di Petralia Sottana.
All’ufficio anagrafe il demografo, collaborato dalle ricercatrici del dipartimento di Biopatologia e Biotecnologie mediche, e dal professore Calogero Caruso, ricercò alcuni dettagli sulla la nascita e morte utili per lo studio sulla longevità nelle “Zone blu” di Sicilia,ovvero quei territori dove vive il maggior numero di longevi rispetto alla media nazionale.
Poulain,docente francese emerito dell’università di Tallinn in Estonia, congiuntamente al professore Calogero Caruso,ordinario di patologia generale del dipartimento di biologia e biotecnologia medica dell’università di Palermo (Dibimed) aveva condotto uno studio sulla cosiddetta longevità estrema, argomento di cui in quei giorni si discusse e che coinvolse la testata Madonie Notizie come partner del progetto.
Il progetto di rilevante interesse Nazionale(PRIN) denominato appunto “Zone Blu”fu finanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’università e della Ricerca;l’obiettivo, quello d’identificare i fattori genetici ed ambientali per invecchiare in buona salute.
Così nel pomeriggio del 6 novembre del 2017, i due scienziati, accompagnati da una troupe televisiva francese si recarono nella casa alloggio per anziani a Petralia Sottana per conoscere ed intervistare le ultracentenarie Maria Macaluso e Maria Cerami 143 anni la prima e di uno più giovane, la seconda.
La signora Macaluso aveva affermato di 《aver messo una corda lunga alla sua vita che mi ha permesso di andare avanti senza raggiungere ancora l’estremità》- disse la donna in quell’occasione vezzeggiata dalla figlia Gina- Un’altra ospite della casa di soli 94 anni, affermava che alimentarsi con parsimonia con cose semplici soprattutto con ciò che la natura offre spontaneamente è l’elisir per raggiungere una lunga vita sana,mentre la novantaduenne Lucia Sabatino, la cui vita fu tristemente segnata dalla morte prematura della figlia, commentava che invece che la sua forza di vivere è stata data dal sostegno della fede. Nonostante la grave perdita,Lucia infatti, non aveca mai smesso di amare la vita. Oltretutto sriveva e recitava poesie per sostenere chi ha sofferto e per mantenere in esercizio la memoria.
Non avevano dubbi queste donne tanto forti da vivere un intero secolo ed anche oltre: il segreto della lunga e buona vita sulle Madonie sono l’amore verso la famiglia, abbandonarsi con fiducia alla Fede e alla Provvidenza Divina, l’esercizio della memoria, ma anche l’alimentazione sana con prodotti naturali e biologici, seguita da una costante attività fisica, soprattutto se questo è praticata all’aria aperta, dunque ricca di ossigeno. Ma anche il contatto con i giovani e l’allegria di una pillola di motivazione,lo sottolineava Carmela Messina,responsabile della Comunità Alloggio per Anziani,ricordando che il Servizio Civile, il servizio Osa, l’Acr, avevano dato allora vita a varie attività ludiche d’intrattenimento per rendere più piacevoli le giornate di chi vive nel centro .
Da lì a oggi,intervistati anche altri anziani, “eterni giovanotti longevi”che hanno avuto la fortuna ed il privilegio di vivere così a lungo,molto lucidi nel raccontare le loro vite e storie,dati anche suggerimenti, consigli ai giovani per vivere meglio. Fattore comune che si è riscontrato fra tanti, è certamente il condurre una vita serena in questi luoghi che contribuisce molto, ma il fattore determinante è senza dubbio l’alimentazione sana, i cibi a km 0 . Non si deve necessariamente mangiare tanto per stare bene, per nutrirsi al fine di saziarsi appagando ogni capriccio, ma il necessario, assecondando ciò che il corpo richieda senza appesantirsi. Ma anche il poco deve essere di qualità al fine di poter immagazzinare le giuste sostanze e nutrienti che diano carica ed energia , irrobustendo il sistema immunitario. La palestra di una volta era la vita dei campi ricordava un centoseienne, il corpo era in movimento, i muscoli, gli organi lavoravano con costanza. Oggi si sta per lo più fermi. I sedentari un po’ più fortunati sono solo quelli che pisseggono nelle loro abitazione delle scale. Importante diventa pertanto anche l’attività motoria, favorire una buona circolazione sanguigna, mettere in funzione ogni funzione del proprio corpo variando i ritmi. Se ne vedranno i benefici a lungo termine.
Il termine zone blu è stato coniato proprio dal professore powine quando nel 2004, lanciava una ricerca sulla longevità in Sardegna e, su una cartina,segnava in blu le zone di maggiori interesse. Oggi sul pianeta sono 5 le aree dove la gente vive bene più a lungo in Sardegna,nelle aree storiche della Barbagia e dell’ Ogliastra, nell’isola di Ikaria, in Grecia, in Giappone nelle isole di Okinawa, in Costarica nella penisola di Nicoya e infine a Lima Linda, in California, nella comunità Cristiana degli Avventisti del settimo giorno .
Le Madonie,statisticamente, sono un luogo di grande interesse per la ricerca internazionale. Già alla fine del 2016 l’anagrafe dei 28 comuni alte e basse madonnine e Valle dell’Imera, confermava che di risiedevano 1791 ultra novantenni e ben 47 ultracentenari. Anche per tale regione il paesaggio Madonita è oggetto d’indagine nel programma dell’università di Palermo.
Su Radio Vela,il 25 novembre, una puntata sulle Madonie e il vivere bene che fa vivere a lungo.
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