Polizzi Generosa, il gruppo Auser mette in scena lo spettacolo teatrale “Pezze per aria”

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Le avevamo lasciate qualche mese fa alle loro belle letture, nei loro pomeriggi piacevoli, nel soffermarsi tra un rigo e l’altro fra le riflessioni più profonde e meditate, incentivate dal ragionamento, dal confronto fra idee varie,appare e simili da poter condividere e confrontare nei riferimenti condivisi che aprivano al mondo più ampio del comunicare, dello spaziare informandoisi e del sapere, e, da lì , ad ora ,sotto la guida attenta ed accorta di Francesca, che ne curava pure la dizione,il gruppo Auser di Polizzi, composto per lo più da donne, è pronto finalmente per il debutto del loro nuovo spettacolo teatrale ha per titolo ” Pezze per aria “, liberamente ispirato a una donna di Ragusa di Maria Occhipinti, Nun si parti, di Maricla Boggio, con musiche tratte da brani popolari e composizioni di G.Rossini,
U. Giordano ed altri autori.

Immagini tratte dal film “Con quella faccia da straniera “di Luca Scivoletto che si terrà presso il Cinema Cristallo( Corso Garibaldi, Polizzi Generosa) giorno 21 novembre alle ore 18.30, nel rispetto delle norme Covid-19 dove tutti gli interessati potranno piacevolmente assistere.

Ideazione e progetto musicale di Francesca Martino ,regia di Elena Pistillo.

In scena: Francesca Martino, mezzosoprano, Elena Pistillo, attrice, Paolo Romano, chitarra e trascrizione musicale.

Introduce: Daniela Dioguardi
Montaggio video: Antonello Piazza

Con la partecipazione del gruppo Auser di Polizzi Generosa:

Katy Albanese, Maria Teresa Albanese, Salvatrice Albanese, Mariarita Antista, Marisa Braccioforte, Piera di Gangi, Giusy di Gioia, Santina Ferrara, Nunzia Imburgia, Stefania Imburgia, Adriana Macaluso, Rosetta Sausa, Gina Sauto, Letizia Schimmenti, Maria Concetta Tortorici.

Montaggio video: Antonello Piazza

Chi era Maria Occhipinti

Maria Occhipinti era una leader ed un’attivista, una scrittrice italiana, morta nel 1966. Comunista e poi anarchica, probabilmente fu dimenticata dalla storia e politica siciliana. Femminista di una Ragusa del dopoguerra, protagonista dei moti del ’44 seguiti dalla ribellione dei “Non si parte’,la disperazione del popolo affetto dalla guerra di cui Maria si fa portavoce diventando simbolo di grande opposizione. Questa, con coraggio impavido, incinta di 5 mesi si getta davanti alle ruote di un camion per bloccare il rastrellamento dei giovani renitenti alla leva. Sarà incarcerata per quessto suo ribellarsi opponendosi senza riserva. Un gesto estremo il suo. Fu confinata ad Ustica e schedata come sovversiva.
Lotta anche contro la famiglia, condannata senza appello.
Girerà per il mondo assieme alla figlia per la maggior parte della sua vita.
La sua è una figura chiave del riscatto sociale e dell’emancipazione del nostro paese.

 
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