Il tribunale della Libertà di Palermo a seguito della richiesta di riesame proposta dal difensore ha scarcerato Pietro Pecoraro, arrestato a proposito della operazione “maestro” della quale si è recentemente occupata la DDA di Palermo con conseguente provvedimento reso dal GIP, dr Lirio Conti, relativa a fatti avvenuti nel territorio di Roccapalumba ed aventi ad oggetto la detenzione e la ricettazione di armi da sparo custoditi nell’ottica di dare attuazione a propositi omicidiari anche ai danni di appartenenti alle forze dell’ordine.
L’ordinanza è stata annullata per difetto dei gravi indizi di colpevolezza a carico di Pecoraro Pietro.
Nei giorni immediatamente dopo l’interrogatorio di garanzia, svoltosi innanzi il GIP era già stato scarcerato Francesco Pecoraro, anch’egli per difetto dei gravi indizi di colpevolezza. Entrambi i fratelli Pecoraro risultano assistiti e difesi dall’avvocato Giuseppe Minà.
Rimane in carcere, per il momento, il terzo arrestato, Antonino Lo Bue, accusato di estorsione consumata e tentata.
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