3.Fatti del giorno

Termini Imerese, una città al buio

Rimani sempre aggiornato



Non oso immaginare le proteste e le imprecazioni dei nostri antenati costretti a camminare di sera per le strade semibuie; e quasi li vedo finire a ruzzoloni in una delle tante scalinate che, allora come oggi, caratterizzavano la nostra città. Il periodo di cui vi parlo è quello tra la fine dell’ottocento ed i primi anni del novecento; quando a Termini Imerese la pubblica illuminazione, oltre che di scarsa efficienza, era affidata solo a pochi lampioni alimentati a petrolio o ad acetilene.

Ad accenderli erano ogni sera alcuni lampiunara che li caricavano “a tempo”, versando la giusta quantità di liquido sufficiente per farli restare accesi non più di tre o quattro ore; dopodiché era buio fitto fino al mattino. In una apposita delibera della nostra Giunta Comunale che si rivolgeva alla impresa aggiudicataria dell’appalto della pubblica illuminazione, così era scritto: “L’impresa è obbligata di accendere con petrolio fuso americano di ottima qualità….che egli stesso provveda (ad accendere) tutti i fanali per 20 sere in ogni mese”.

Ma perché solo per 20 sere vi chiederete? – Ecco che ne troviamo la curiosa spiegazione in un altro scritto; dove più avanti si specifica che:
“…Non si fa illuminazione nelle altre sere in cui splende la luna”! In pratica il comune, con l’evidente scopo di risparmiare, proibiva che venissero accesi i già pochi lampioni, quando c’era la luna piena; ed ai “poveri” cittadini non restava che adeguarsi. Successivamente fu lo stesso comune ad occuparsi direttamente della pubblica illuminazione attraverso un gruppo di 10 lampiunara assunti per tale scopo.

Tra questi ho trovato i nomi di tali Salvatore Palumbo, Antonino Taormina, Giuseppe Giardina e Gaetano Gugliotta; che ogni sera giravano con scala, bidone e fiammiferi per caricare ed accendere i lampioni. Ovviamente anche in questo caso la carica era limitata a poche ore; e restò invariato pure il divieto di accensione nelle sere di luna piena. In questo caso parliamo di 120 anni fa. Ma chissà cosa succederebbe se i nostri amministratori facessero così anche oggi!
CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it




target: "#ad-5", subId: "himeralive_advancedad_160x600", site: 1729, config: 153, width: 160, height: 600 });

target: "#ad-1", subId: "himeralive_advancedad_300x250_mobile", site: 1729, config: 153, width: 300, height: 250 });

ma5t3r

Recent Posts

Controllo del territorio nel centro storico a Palermo: tre Daspo Willy

La Questura di Palermo ha pianificato, anche nel corso di questa settimana, una strategia di…

23 ore ago

Truffa del falso incidente ai danni di un’anziana: in manette un 26enne

I carabinieri della stazione di Resuttana Colli, hanno arrestato un 26enne, palermitano, già noto alle…

23 ore ago

Carabinieri Nas: verifiche sui B&B, chiuse strutture abusive del valore di circa tre milioni di euro

I carabinieri del N.A.S. di Palermo, nell’ambito della strategia mensile di contrasto agli illeciti commessi…

1 giorno ago

Gangi: un team rosa vince concorso per restyling area convento cappuccini

A vincere il concorso di idee per il restyling dell’area del convento dei frati Cappuccini…

1 giorno ago

Palermo: mandamento mafioso di Brancaccio, arrestato Giancarlo Romano

La Polizia di Stato, segnatamente personale della Squadra Mobile e della Sezione Investigativa dello SCO, su delega…

1 giorno ago

Geraci Siculo festeggia i 103 anni della più longeva del paese

103 sulle candeline della torta di compleanno di Giovanna Fazio di Geraci Siculo che ha…

1 giorno ago