Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale restituiscono al Parco Archeologico di Solunto anfore fittili e un reperto cilindrico

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L’ 11 ottobre 2021, alle ore 15:00, nel Museo Archeologico di Solunto, alla presenza del dottor Alberto SAMONA’, Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Palermo restituiranno al Direttore del Parco Archeologico di Himera, Solunto e Monte Jato, Arch. Stefano ZANGARA, quattro anfore fittili e un reperto cilindrico, databili dal II secolo a.C. all’XI secolo d.C.

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Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese e rientrano nell’ambito della costante attività di contrasto all’illecita detenzione di beni archeologici, sviluppata mediante il continuo monitoraggio degli annunci sul web.
I militari del Nucleo TPC, con il supporto dei colleghi dell’Arma territoriale, sono riusciti a risalire all’autore dell’inserzione, denunciato per ricettazione, nella cui abitazione sono stati rinvenuti i manufatti, già dichiarati autentici dai funzionari della Soprintendenza Regionale per i BB.CC.AA. di Palermo.

L’attività compiuta dimostra, ancora una volta, come il web costituisca uno dei principali canali di comunicazione e commercializzazione illegali dei beni culturali, poiché consente di raggiungere agevolmente un elevato numero di utenti, spesso inesperti e incuranti della normativa di settore, che punisce le illecite ricerche, l’impossessamento e la vendita di manufatti archeologici.
Sul sito www.carabinieri.it, nelle pagine dedicate al Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, sono pubblicati i consigli su come comportarsi in caso di rinvenimento fortuito di beni archeologici.
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