Fridays for Future, anche a Palermo lo sciopero globale per il clima

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SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA  – A Palermo il piazza Verdi il 24 alle 9

Il movimento globale Fridays For Future torna nelle piazze di tutto il mondo per chiedere giustizia climatica e intersezionale.

A Palermo gli studenti e le studentesse, insieme a rappresentanti di tanti movimenti e tante associazioni cittadine, si incontreranno a partire dalle 9 a Piazza Verdi per una manifestazione statica, nel rispetto delle norme per il Covid-19, con interventi e flash mob.

Sono passati 3 anni da quando Greta Thunberg iniziava a Stoccolma il suo Climate Strike. Da quelle proteste solitarie è nato un movimento di portata mondiale, che ha unito giovani e meno giovani in oceaniche proteste, sempre di venerdì e sempre per chiedere alla politica risposte concrete per salvare il futuro del pianeta.
La pandemia ha messo a dura prova le mobilitazioni, ma, come ricordato dagli appelli del movimento, questo è un momento storico epocale e l’attivismo rimane il più grande strumento che abbiamo per cambiare la storia: per questo si torna in piazza!

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“Lo slogan della nostra protesta in tutto il mondo sarà Uproot the system, sradica il sistema. Il movimento riconosce infatti che la crisi che stiamo vivendo non è una crisi isolata. Tensioni socio-economiche come il razzismo, il sessismo, l’abilismo, le disparità sociali ed economiche, il colonialismo, sono tutti fenomeni che amplificano gli impatti della crisi climatica e che, viceversa, saranno amplificati da essa. Per questo la nostra è una battaglia per la giustizia climatica e intersezionale!”

Il 2021 è un anno cruciale: è stato costellato da drammatici fenomeni meteorologici estremi e dopo la pubblicazione del report dell’IPCC, il panel dell’ONU sui cambiamenti climatici, il segretario Guterres è stato categorico: siamo arrivati ad un “codice rosso” per l’umanità.

Questo è anche l’anno in cui i governi internazionali saranno chiamati a proporre e concordare misure efficaci per affrontare la crisi. A novembre, infatti, si terrà la Cop 26, la conferenza mondiale sui cambiamenti climatici, a cui ogni Stato dovrà portare i propri impegni per la riduzione delle emissioni e per la risoluzione della crisi climatica. Al momento secondo la comunità scientifica internazionale le politiche di tutti gli stati del mondo sono assolutamente insufficienti.

 “Gli ordinamenti nazionali e internazionali rinviano il cambio di rotta e portano avanti scelte politiche inadeguate che reiterano lo status quo, impoverendo e distruggendo la vita della stragrande maggioranza della popolazione. Invitiamo tutti e tutte ad unirsi alla protesta e non perdersi questo momento storico… saremo ricordati come coloro che, di fronte a un’enorme crisi globale, si rimboccano le maniche per risolverla?”


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