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La presenza di metalli preziosi, quali palladio, platino e rodio, e la possibilità di estrarli e ricavarne denaro hanno reso appetibili queste parti meccaniche, tanto da avere soppiantato i furti di rame nella classifica dei reati commessi in relazione alla microcriminalità cittadina.
Questa nuova frontiera dei reati di strada, tra Palermo e provincia, ha già fatto contare diversi tentativi di furto ed una già rilevante quantità di arresti.
L’ultimo episodio la scorsa notte a Bagheria: tre malviventi palermitani, già sottoposti a misure cautelari, hanno accettato il rischio di una trasferta notturna dallo Zen, loro quartiere di residenza, fino a Bagheria, dove hanno puntato una Toyota Yaris e, in particolare, la sua marmitta catalitica, in via Lucrezio.
Quando stavano già armeggiando con crick e strumenti di effrazione, sono stati sorpresi dal passaggio di una pattuglia del Commissariato di P.S. “Bagheria” in servizio di prevenzione e controllo del territorio.
I poliziotti hanno intimato l’ “Alt Polizia” ai tre e li hanno bloccati, identificandoli e traendoli in arresto.
L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
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