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Il sindaco Leoluca Orlando, alla presenza del sottosegretario di Stato Nicola Molteni in rappresentanza del Governo nazionale e delle massime istituzioni civili e militari della Città, ha preso parte questa mattina alle celebrazioni in occasione del 39esimo anniversario dell’uccisione del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente scelto della Polizia di Stato Domenico Russo, assassinati dai sicari di Cosa nostra il 3 settembre 1982. La cerimonia di commemorazione si è svolta come ogni anno in via Isidoro Carini, luogo del tragico evento, dove sono state deposte le tradizionali corone di alloro.
“Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 39 anni fa – ha dichiarato Orlando – è stato chiamato a Palermo con l’obiettivo di far rispettare la legge. La sua rivoluzione nella lotta alla mafia, in uno Stato complice che lo ha isolato, è un esempio per quei cittadini onesti che in quel violento 1982 hanno visto spegnere le proprie speranze. Il suo sacrificio, però, non è stato vano perché la città, negli anni, ha saputo reagire alla violenza mafiosa portando avanti un cambiamento culturale. Oggi è un’emozione conferire la cittadinanza onoraria all’Arma, in un giorno speciale di memoria e impegno nel quale ricordiamo anche la moglie del generale Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro, e l’agente Domenico Russo, per dire grazie a tutti i carabinieri, donne e uomini, che quotidianamente sono impegnati nel contrasto ad ogni forma di illegalità”.
Successivamente il primo cittadino ha preso parte alla santa messa celebrata in cattedrale da S.E. l’arcivescovo Corrado Lorefice.
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