Esecrabile il gesto, compiuto in un luogo in cui avrebbero potuto assistervi minori, il che, com’è ovvio, costituisce grave reato.
Per tale motivo, l’auspicio è che le Forze dell’Ordine riescano a individuare gli artefici di tale “prodezza”, affinché paghino il conto con la Giustizia e in modo che la Città possa chiedere il risarcimento del danno all’immagine subito.
Ciò che mi sorprende tuttavia è che l’autore del filmato, piuttosto che comporre il numero 112 per chiedere l’intervento di chi di dovere, si sia dilettato, telefono in mano, in una ripresa di circa un minuto, allo scopo di condividerla sui social, mancando di compiere un dovere civico e contribuendo, in maniera sostanziale, ad aggravare il danno di immagine.
Il numero di persone che si accalcano in città durante la settimana di Ferragosto è esorbitante e non consente un controllo capillare del territorio. E’ pertanto auspicabile il contributo attivo e fattivo dei cittadini, affinché siano colpiti, come si deve, atteggiamenti simili contrari al vivere civile.
Da parte nostra, ci adopereremo con l’aiuto delle Forze dell’Ordine affinché non si ripetano, in questo ultimo fine settimana di grandi numeri, episodi che ledono l’immagine della Città.
Cefalù non merita questo. Collaboriamo tutti con le Forze dell’Ordine e proteggiamo la nostra Città”.
Leggendo i commenti ai post che riportano il fatto, sembrano lontani i tempi di quando si cantava “Ho scritto t’amo sulla sabbia …”.