Il Popolo della Famiglia a Palermo esporrà una visione programmatica lontana dall’attuale Amministrazione ed ancor più distante da un’opposizione che trae origini da fermenti culturali non affini a questo territorio e caratterizzati da populismi intrisi da sentimenti divisivi che non perdono occasione di dare in pasto ai propri elettori una raffigurazione effimera del male assoluto, da abbattere, in ogni modo possibile, al fine di lenire la “pancia” di cittadini esausti da una politica inadeguata, senza tuttavia indicare loro realistiche soluzioni alle questioni endemiche di questa città.
Il Popolo della Famiglia si contraddistingue per i propri valori cristiani ed intende condividere, con la città, un Progetto che mette al centro dell’agenda politica proposte finalizzate a determinare opportunità di sviluppo economico, sociale e culturale.
Le Amministrazioni succedutesi a Palermo negli ultimi decenni, sono state spesso figlie di un consenso raccolto tra tanta povera gente imbonita da favole che quasi mai hanno visto il lieto fine.
Il Popolo della Famiglia, si prefigge di essere l’interlocutore privilegiato delle Famiglie palermitane, dell’apparato produttivo di questa città, dei professionisti e delle tante Associazioni che hanno costruito il tessuto di questo territorio che presto dovrà fare i conti con gli effetti nefasti di una politica scellerata che ha prodotto solo devastazioni.
Il Popolo della Famiglia, si prefigge inoltre di offrire a questa città prospettive realizzabili e differenti in termini culturali dall’imperante populismo e, dalle trame di palazzo, che ad oggi producono solo povertà e degrado sociale.
La politica che ha amministrato Palermo nei decenni, non ha mai affrontato concretamente lo stato di indigenza di tante famiglie e le difficoltà quotidiane incontrate da coloro che rappresentano il tessuto economico e produttivo di questo capoluogo, destinatari di promesse mirabolanti mai mantenute senza ricevere risposte ai loro bisogni.
Il Popolo della Famiglia proporrà iniziative politiche finalizzate a creare le condizioni necessarie per una piena applicazione dello Statuto Autonomo della Regione Siciliana, ad oggi riconosciuto, ma non concesso, che può consentire a quest’Isola di riconquistare il millenario ruolo strategico al centro del Mediterraneo quale crocevia di popoli illuminati che le hanno conferito peculiarità storiche e culturali non riscontrabili altrove.
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