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Marina, nacque nel 1036ca. nella borgata denominata “Scanio”, oggi scomparsa, che sorgeva nell’attuale contrada “Bragone”. Marina, apparteneva alla famiglia più ricca del borgo e, sin dai primi anni, dimostrò particolare attenzione per i poveri, che invitava a casa per alleviarne le pene e ristorarli. Divenuta fanciulla, bellissima e corteggiata, respinse le sollecitazioni dei genitori, che la invitavano a scegliere fra i numerosi pretendenti, rifiutando di sposarsi. Infatti, non era quella la vita cui aspirava la giovane, che già era venerata per alcuni interventi miracolosi, ma una vita di preghiera, penitenza e meditazione.
Dopo un periodo di almeno otto anni in Terra Santa, in particolare nei luoghi della Passione di Cristo, ritornò in patria dove si dedicò alla vita monacale da romita. Morì nel 1066, all’età di trent’anni.
La fama della sua santità, però, si era largamente sparsa sicché, nello stesso luogo ove visse gli ultimi anni, fu eretta una piccola chiesa, dove i fedeli si recavano in pellegrinaggio con tanto fervore e pietà da indurre il Papa Benedetto XIV, il 16 giugno 1714, a firmare un breve apostolico con il quale concedeva l’indulgenza plenaria per anni sette a coloro che, nell’ultima domenica di maggio, visitassero la chiesetta. Oggi, di questa resta solo un rudere ma, a poca distanza, all’inizio dell’ottocento, è stata eretta altra chiesa dove viene venerata Santa Marina.
Il programma dei festeggiamenti prevede: sabato 21 e 28 agosto, alle ore 21,30, celebrazione eucaristica nella chiesetta del Bragone. 1,2, e 3 settembre, alle 21,30, sempre nella chiesetta di S. Marina, triduo on celebrazione eucaristica. Il 5 settembre, festa di S. Marina, ore 10, 12 e 18,30 celebrazioni eucaristiche nel Duomo; alle 21,30 celebrazione nella chiesetta del Bragone.
Il programma
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