Spettacolo nel palermitano, Levante infiamma il teatro antico di Pollina – FOTO

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La cantante è tornata in Sicilia per la prima tappa del suo nuovo tour.

Musica, emozioni e tanta energia. E’ un concentrato di suggestioni il primo concerto di Levante in Sicilia, dopo la pausa forzata a causa della pandemia. La cantante (all’anagrafe Claudia Lagona), nata a Caltagirone e cresciuta a Palagonia, è approdata ieri sera a Pollina per cantare i suoi successi nella suggestiva cornice del teatro in pietra rossa.

Il tour si intitola infatti “Dall’alba al tramonto” e si compone di spettacoli realizzati in location suggestive, sfruttando le luci e i colori del crepuscolo e dell’aurora.

Il concerto inizia tra gli applausi delle gradinate, quando il sole sta ormai calando e la calura estiva inizia timidamente a placarsi. “Gesù Cristo sono io” tuona Levante nel primo brano della setlist, aprendo lo spettacolo con energia e passione. Una scaletta ricca di successi, che la cantante ha inanellato negli ultimi anni, col favore della critica e del pubblico. Spazio per le storiche hit “Alfonso” e “Pezzo di Me”, canzoni che l’hanno resa famosa nel 2013. Molti i brani tratti da “Magmamemoria” (l’ultimo lavoro discografico, uscito nel 2019) come “Bravi tutti voi”, “Rancore”, “Reali” e “Regno animale”. Grande attesa per “Lo stretto necessario”, pezzo che Levante ha inciso con la conterranea Carmen Consoli, dedicandola proprio alla nostra terra. Ma non sono mancati i momenti più intimistici, come quando la cantautrice ha raccontato aneddoti del suo percorso professionale, arrivando ad emozionarsi insieme agli spettatori.

Nel finale, il graffio infuocato di “Andrà tutto bene”, uscita nel 2019 ma diventata una sorta di inno alla resilienza, durante la pandemia dello scorso anno. Ma non potevano mancare nemmeno “Tikibombom”, il brano con cui Levante si è fatta apprezzare dagli italiani sul palco di Sanremo 2020 e “Dall’alba al tramonto”, l’ultimo singolo che dà anche il titolo al tour.

Levante canta, balla, si scioglie, si diverte, si intrattiene col pubblico e il teatro esplode ad ogni canzone. Si sente che c’è aria di casa, quel misto tra malinconia e calore che solo la Sicilia può dare.

   
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