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La manifestazione, organizzata dalla Fondazione Le Vie dei tesori, in programma nei due fine settimana 28 e 29 agosto e 4 e 5 settembre, prevede visite, tour ed esperienze speciali in una sessantina di borghi siciliani che apriranno al pubblico i “gioielli di famiglia”: conosciuti e non, di montagna e sul mare, arroccati sotto i castelli o dimenticati in un campo di grano, colmi di tesori d’arte o morbidamente green, pronti a mostrarsi, a scoprirsi, punteggiati come sono di castelli e conventi, chiese preziose e botteghe artigiane, palazzi nobiliari e neviere dimenticate, osservatori astronomici, miniere e laboratori.
«Approfittare del turismo perché possa diventare uno dei motori trainanti della nostra economia è il nostro obiettivo – ha aggiunto il presidente Musumeci – Per questo dobbiamo fare rete, dire basta all’individualismo e programmare, fissare obiettivi, tempi e risorse. È l’abc della buona politica. Questa iniziativa parte con uno zaino pieno di futuro. Lavoreremo insieme – ha concluso il governatore – affinché i borghi non restino nella solitudine affollata da inerzia che purtroppo vivono molti sindaci siciliani per i quali è impossibile persino avvalersi di adeguate risorse umane e professionali per realizzare i progetti. La Regione è al loro fianco».
Alla presentazione erano presenti tra gli altri, l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Alberto Samonà, l’assessore alle Culture del Comune di Palermo Mario Zito, il presidente dell’associazione Borghi dei tesori Federico Maria Butera, la presidente de Le Vie dei Tesori Laurae vogliamo costruire un futuro che rivitalizzi i territori della Sicilia, creando le migliori condizioni per rilanciare le economie locali. Il fascino di luoghi unici, di borghi medievali ancora poco conosciuti, è ciò che ha spinto alcuni paesi siciliani ad aggiudicarsi negli ultimi anni importanti riconoscimenti. Grazie a iniziative come quella della Fondazione Le Vie dei Tesori, ma anche a progetti come “I cantieri dell’Identità”, lanciato già la scorsa estate dall’assessorato dei Beni culturali, possiamo dire che il futuro è già presente».
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