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MARIANO BARBARA
Giacomo Giardina – che venne più volte a Termini Imerese invitato da associazioni culturali ed anche da alcuni suoi estimatori – nasce a Godrano nel 1901 dove frequenta le prime due classi elementari sotto la guida del padre, maestro elementare, ma con scarsissimo profitto.
Da ragazzo fa il pecoraio portando le pecore al pascolo.
Pascolando le pecore legge, con una certa difficoltà qualche libro e sente parlare per la prima volta di Futurismo. E così viene attratto dalla poesia e comincia a scrivere le prime liriche ispirate alla vita pastorale, e si fa conoscere nell’ambiente culturale palermitano.
Attorno al 1927 inizia addirittura la corrispondenza con Marinetti, il padre del futurismo, che lo esorta e lo stimola a continuare e Marinetti venendo a Palermo in un convegno lo presenta ufficialmente al pubblico intervenuto, era il 1928. E’ per Giacomo Giardina l’inizio di una grande giorno.
L’editore Vallecchi pubblica addirittura il suo primo volume di liriche: “Quand’ero pecoraio” con la prefazione dello stesso Marinetti. Quasi tutta la stampa italiana ne parla ed esplode il caso letterario “Giardina”
Nel 1944 muore Marinetti e Giardina inconsolato abbandona l’attività poetica per fare il venditore ambulante…
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