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Celebrato a Palermo il 247° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza

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Nel cortile interno alla Caserma “S. Ten. M.O.V.M. Giuseppe Cangialosi” di Palermo, questa mattina è stata celebrata la ricorrenza del 247° anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, alla presenza del Prefetto di Palermo, S.E. il dott.
Giuseppe Forlani e di una ridotta rappresentanza dei Reparti alla sede e del personale in congedo della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti.
La cerimonia è stata presieduta dal Comandante Interregionale dell’Italia SudOccidentale, Generale di Corpo d’Armata Carmine Lopez, accompagnato dal Comandante Regionale Sicilia, Generale di Divisione Riccardo Rapanotti e dal
Comandante Provinciale Palermo, Generale di Brigata Antonio Quintavalle Cecere.
Gli stessi Ufficiali Generali del Corpo, in precedenza, avevano dato luogo ai riti dell’“Alzabandiera” e della deposizione di una corona per la “commemorazione dei caduti del Corpo” davanti al monumento che li ricorda, nella antistante “Piazza d’Armi”.
Nel corso della manifestazione è stata data lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno speciale del Comandante Generale e, in conclusione, è stata recitata la “preghiera del Finanziere” dal Cappellano Militare Capo del Corpo, don Antonino Pozzo.
Si allega un sintetico riepilogo dei risultati operativi conseguiti nel corso dell’anno 2020 dal Comando Regionale Sicilia.

247° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA: BILANCIO OPERATIVO DELL’ANNO 2020 DEL COMANDO REGIONALE SICILIA

BILANCIO OPERATIVO DEL 2020
Nel 2020, l’azione della Guardia di Finanza sul territorio siciliano si è tradotta in 21.338 interventi complessivi, eseguiti dai vari reparti del Comando Regionale Sicilia con il supporto
delle componenti specializzate del Corpo: le articolazioni aeronavali; il “pronto impiego”; le unità cinofile, “antidroga e antivaluta”; il “soccorso alpino”.
Il presidio di sicurezza economico-finanziaria della Sicilia, improntato a garantire l’equità sociale e la libertà economica dei cittadini, delle imprese e dei professionisti onesti, è stato
condotto, come di consueto, di concerto con le locali Autorità giudiziarie e contabile, per le quali sono state portate a termine 8.965 investigazioni delegate al Corpo per il contrasto dei
traffici illeciti più diffusi ed insidiosi a danno della collettività.

Lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali
1.090 interventi sono stati dedicati al contrasto delle violazioni a danno delle entrate erariali,con un approccio operativo concentrato soprattutto al recupero a tassazione dei proventi
illeciti, rigoroso verso gli evasori fiscali più pericolosi ma di massima apertura alla dialetticapartecipativa con gli altri contribuenti.
Tale orientamento dell’azione di natura fiscale ha consentito di scoprire e denunciare condotte fraudolente da parte di 524 soggetti, di cui 26 tratti in arresto e di individuare 194
“evasori totali” (soggetti sconosciuti al fisco), nonché 313 datori di lavoro che utilizzavano complessivi 1.125 lavoratori “irregolari” e/o completamente “in nero”.
Nel contempo, a salvaguardia dei più consistenti recuperi di materia imponibile, sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per € 23,5 milioni, mentre le proposte di sequestro
/ confisca rimesse nello stesso periodo alla valutazione delle AA.GG. dell’Isola allo stesso fine ammontano a ulteriori € 245 milioni.
L’attività di contrasto al contrabbando a danno delle Accise, ha consentito di denunciare:
• 130 soggetti per sottrazione all’accertamento di oltre 5 mila tonnellate di carburanti;
• 92 persone (di cui 11 arrestate), responsabili del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, sequestrati per 4,6 tonnellate,
per un’evasione complessiva di tale imposta indiretta pari ad oltre € 36 milioni. Nel comparto dei giochi e delle scommesse sono stati eseguiti 150 controlli, conclusi con il
sequestro di 42 punti clandestini di raccolta scommesse e di 45 tra apparecchi elettronici e postazioni destinati al gioco illegale, nonché con la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 56
soggetti per irregolarità nell’esercizio di attività del settore. Contestualmente è stata constatata l’evasione dell’Imposta Unica sui giochi per quasi € 4,5 milioni.

Contrasto agli illeciti a danno della Spesa Pubblica e all’illegalità nella Pubblica Amministrazione
La tutela del corretto impiego delle risorse pubbliche destinate a sostenere l’economia e le famiglie, in particolare con riferimento alle iniziative mirate ad alleviare gli effetti negativi della pandemia che ha caratterizzato gran parte dell’anno 2020, ha fatto registrare: 
• 319 interventi ispettivi sulla regolarità di incentivi erogati alle aziende (nei settori dell’industria, dell’agricoltura e della pesca, nonché per la formazione), che hanno portato a scoprire frodi per oltre € 42,4 milioni e reati a carico di 211 persone (di cui 61 tratte in arresto);
• un esteso monitoraggio di appalti e forniture pubbliche, di cui commesse per complessivi € 845 milioni sono state oggetto di specifici approfondimenti investigativi che hanno fatto emergere irregolarità nel flusso di denaro pubblico per circa € 636 milioni e responsabilità penali a carico di 58 soggetti, di cui 7 tratti in arresto;
• 97 indagini sulle frodi a danno della spesa sanitaria e della spesa previdenziale, scoperte complessivamente per oltre € 15 milioni, che hanno portato alla denuncia 390 persone, di cui 4 arrestate;
• 3.815 controlli sulle varie forme di prestazioni sociali agevolate, dai quali sono emerse indebite concessioni per quasi € 12,7 milioni erogati e 1.138 violazioni di natura penale. 
I 138 contesti investigativi affrontati nell’ambito delle attività a tutela della “legalità nella Pubblica Amministrazione” hanno consentito di accertare irregolarità di rilievo penale a carico di 392 persone, di cui 43 tratte in arresto. Nel dettaglio:
• il peculato quantificato ammonta a quasi € 5 milioni;
• sono state accertate condotte corruttive/concussive per circa € 8,8 milioni complessivi.
L’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati con i predetti reati ha comportato il sequestro penale di beni e liquidità per € 56,2 milioni. 
In collaborazione con la Procura Regionale della Corte dei Conti, la lotta agli “sprechi” ha consentito di individuare 138 casi di responsabilità amministrativa a carico di complessivi 604 soggetti, per un danno erariale complessivamente pari a € 115 milioni di risorse pubbliche sviate dalla loro corretta destinazione.

Contrasto alla criminalità economico-finanziaria anche organizzata

Il contrasto alle infiltrazioni della criminalità nell’economia legale, con indagini avvalorate dallo sviluppo investigativo di 1.501 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette pervenute dalla Banca d’Italia e da complesse analisi bancarie e finanziarie, ha consentito di sottrarre ingenti patrimoni a soggetti risultati averli illecitamente accumulati e interrompere traffici ed interessi criminali di varia natura.
In particolare, le investigazioni economiche, finanziarie e patrimoniali, svolte ai sensi della normativa antimafia penale e di prevenzione, hanno riguardato 124 soggetti, indiziati di contiguità ai sodalizi di tipo mafioso e/o di trarre sostentamento dai traffici illeciti, coinvolgendo 1.162 persone, tra familiari e/o prestanome e 298 persone giuridiche agli stessi ricondotte.
Nei confronti di 65 destinatari di tali accertamenti, è stato proposto all’Autorità giudiziaria il sequestro e/o la confisca, per complessivi € 880 milioni, di beni e disponibilità finanziarie. 
Nello stesso periodo, sono state applicate misure di:
• confisca definitiva, in totale per € 51,7 milioni;
• sequestro, per € 126,4 milioni complessivi,
sui beni e le disponibilità finanziarie di 116 soggetti in precedenza appositamente monitorati.
Le indagini nel comparto hanno altresì fatto emergere specifiche condotte di “stampo mafioso” nei confronti di 131 persone, di cui 93 tratte in arresto, nonché consentito di denunciare 85 responsabili di azioni mirate al “trasferimento fraudolento di valori”, ossia ad eludere, con artificiosi passaggi di proprietà ed intestazioni fittizie, l’aggressione patrimoniale prevista dalle norme antimafia, su beni per complessivi € 16,2 milioni.
Più in generale, la tutela dell’economia e del corretto andamento dei mercati ha visto concludere 128 indagini in materia di reati fallimentari, per complessivi € 390 milioni distratti dal ristoro dei creditori, con la denuncia di 276 persone (di cui 31 tratte in arresto) e il sequestro di beni per quasi € 60 milioni.
Le indagini sul riciclaggio ed il reimpiego di capitali illeciti, accertati per circa € 119 milioni, hanno condotto alla denuncia di 153 persone, di cui 24 tratte in arresto. Altri 36 soggetti sono stati ritenuti responsabili di reati finanziari, di cui 17 (8 gli arrestati) per condotte usurarie. Le contestuali indagini patrimoniali hanno consentito di sottoporre a sequestro beni e
disponibilità finanziarie frutto di tali reati per oltre € 57 milioni.
Inoltre, sono state eseguite 423 attività ispettive a contrasto all’abusivismo commerciale ed all’immissione sul mercato di prodotti illegali, perché pericolosi per i consumatori, lesivi del made in Italy e/o dei marchi industriali e agroalimentari, oltre che dei prodotti che violano i diritti della proprietà intellettuale. Tale azione ha consentito il sequestro di oltre 3,9 milioni prodotti illegali di ogni genere (in particolare: 87 mila kg di prodotti alimentari; 2 milioni di articoli di elettronica; 716 mila
giocattoli; 25 mila capi di abbigliamento ed accessori moda) e denunciare violazioni penali a carico di 171 persone, nonché contestare cospicue sanzioni amministrative nei confronti di 132 imprese.
In particolare, con riferimento alla vendita di prodotti irregolari connessa all’emergenza da COVID-19, sono state concluse 143 attività ispettive che hanno consentito di individuare e sequestrare complessivamente 566.380 articoli immessi illegalmente nel mercato, perché insicuri o perché oggetto di manovra speculativa sui prezzi, con la conseguente segnalazione di violazioni, penali a carico di 57 persone ed amministrative nei confronti di 78 soggetti, alle varie Autorità competenti. 

Concorso nella tutela della sicurezza interna ed esterna del Paese

In tale comparto, anche grazie al prezioso supporto fornito alle articolazioni investigative dai reparti aeronavali che presidiano le acque territoriali e le coste dell’Isola con funzioni di “polizia del mare”, sono stati conseguiti i seguenti risultati:
• nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, il sequestro di 429 Kg di cocaina e di 96 Kg di hashish e marijuana, oltre che la denuncia di 357 persone, di cui 100 arrestate; 
• nella vigilanza sui flussi migratori irregolari via mare, l’arresto di 33 soggetti coinvolti a vario titolo nello sfruttamento di tale fenomeno, oltre al sequestro di 238 imbarcazioni e con l’identificazione di 8.686 migranti clandestini;
• a tutela dell’ambiente, l’individuazione di 15 discariche abusive, il sequestro di 900 tonnellate di rifiuti illegalmente smaltiti e la denuncia di 207 persone.
Infine, in tema di concorso con le altre istituzioni che operano a tutela della sicurezza della collettività, nel corso dell’anno 2020 la Stazione del “Soccorso Alpino della Guardia di Finanza”, di stanza a Nicolosi (CT) ma pronta ad intervenire su tutto il territorio regionale grazie anche al supporto delle articolazioni aeree, è stata impiegata complessivamente in 19
interventi di soccorso, a favore di 39 persone che si trovavano in situazioni critiche per la loro incolumità, in varie zone impervie del territorio isolano.
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