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Il collegio del riesame presieduto dalla dottoressa Simona Di Maida, ha accolto le tesi difensive degli avvocati del foro di Termini Imerese, Claudia Di Gati e Angelo Infantino, rispettivamente per le loro competenze penali e tributarie, i quali hanno chiesto il dissequestro della imbarcazione poiché posto in essere sulla scorta di leggi non applicabili al momento della commissione del fatto, e in relazione ad una dosimetria della sanzione ex art. 70 del dpr 632/72 effettuata per relationem. Il collegio ha indicato in 45 i termini per il deposito della motivazione.
Il fatto risale al 5 maggio scorso quando i funzionari dell’agenzia delle dogane e dei monopoli di Palermo, nell’ambito dei controlli finalizzati al contrasto dell’importazione illecita di beni provenienti da Paesi extra Ue, hanno sequestrato la barca a vela in questione, di 15 metri del valore di circa 150 mila euro. Nel corso delle operazioni di verifica, secondo gli investigatori sarebbe emerso che “l’imbarcazione, battente bandiera delle Isole Cook, è rimasta nelle acque unionali oltre i termini previsti per legge senza aver assolto ad alcuna formalità doganale pertanto i funzionari doganali hanno sottoposto a sequestro l’imbarcazione”. Adesso si attende il deposito della motivazione che ha accolto la tesi difensiva gli avvocati Di Gati e Infantino.
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