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«Con la sofferenza nei nostri cuori saremo di nuovo dentro un’aula di tribunale a gridare verità e giustizia per te».
Queste le parole della mamma di Roberta Siragusa, Iana Brancato, a pochi giorni dalla nuova udienza che contribuirà a unire i tasselli per far luce sull’efferato omicidio della giovane caccamese di soli 17 anni, avvenuto la notte tra il 23 ed il 24 gennaio scorso.
Il prossimo 9 giugno, presso il tribunale di Termini Imerese si terrà la nuova udienza a cui saranno presenti anche i genitori di Roberta ed il fratello Dario. Tutti chiedono verità e giustizia per la dolce Roberta: lo scorso 26 maggio i parenti della vittima si sono radunati davanti al tribunale di Termini Imerese in segno di vicinanza ai genitori e per chiedere con forza che sia fatta luce sulla tragica vicenda che ha colpito l’intera comunità.
Durante il contro esame del pubblico ministero, rappresentato in udienza dal dott. Giacomo Barbara e dal Procuratore capo dott. Ambrogio Cartosio – anche lui presente in aula- è stato depositato una frazione di video (di circa 10 minuti) tratto da un sistema di video sorveglianza di un locale che si trova nei pressi del campo sportivo. La produzione si è resa necessaria per potere svolgere compiutamente il contro esame del perito. Si è trattato di un video che ha spiazzato tutti i presenti (clicca qui per approfondire le tesi di accusa e difesa) e che è entrato a far parte del materiale probatorio ostensibile alle parti. L’udienza è stata rinviata al 9 giugno per consentire alle difese di parte civile e alla difesa dell’imputato di potere svolgere il contro esame del perito anche alla luce delle nuove prove emerse in udienza e necessarie al fine di delineare le cause della morte di Roberta.
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