L’opera dei pupi della famiglia Canino, di Francesco Viola

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Francesco Viola, docente di lettere a Bologna, è esperto in didattica speciale e interprete Lis. Si è occupato di storia delle tradizioni popolari locali a Partinico (Palermo) e di teatro tradizionale siciliano, sia d’attore (Angelo Musco, Giovanni Grasso, Gilberto e Alessandro Idonea) sia di figura (Opera dei pupi).

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“L’opera dei pupi della famiglia Canino” di Francesco Viola, Edito da Patron Editore  di Bologna nel marzo del 2020. Sono 160 pagine arricchite da una splendida documentazione fotografica a colori, con foto anche dei nostri Michele Longo e Angelo Casà. La copertina, raffigurante due paladini della collezione Canino, è un acquerello di Giuseppe Piscitello.

Pubblico questo inserto video, perché buona parte del libro è dedicata a don Nino Canino, il maestoso puparo di Termini Imerese, nato nel 1870, e sia al nipote pure lui Nino Canino, detto il cavaliere, nato a cavallo tra il 1928 e il 1929

Don Antonino Canino senior  gestiva il teatrino dell’Opera dei Pupi in un pianterreno di Termini bassa (in D’Asaro ora via Ferrara)

Faceva tutto lui: la testa e gli arti dei paladini, le armature, gli elmi, gli scudi e le sottanine; dipingeva le scene, i teloni ed i cartelloni reclamistici che venivano rizzati sul muro della strada.

Se vuoi saperne di più guarda il video.

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