L’Isola dei borghi attraverso le innumerevoli occasioni di seduzione e bel lezza. Scrigni di cultura e tradizioni svelati dai tour organizzati dall’ associazione Sicilia Tour Leaders in questo speranzoso periodo post pandemico.
Luoghi talmente significativi da primeggiare tra i borghi più belli d’Italia , passati in rassegna e riscoperti grazie al calendario che prende il via domenica 23 da Monterosso Almo, comune più a nord della provincia di Ragusa.
Con poco meno di tremila abitanti il borgo di Monterosso Almo testimonia una storia millenaria: la necropoli di Calaforno e l’abitato di monte Casasia dimostrano infatti come il territorio sia stato abitato da popolazioni sicule. L’ipogeo di Calaforno è stato inizialmente usato come luogo di sepoltura, poi come luogo di abitazione e, nel periodo romano come luogo di rifugio dei cristiani. Feudo di Goffredo figlio del Conte Ruggero, Monterosso Almo appartenne a Enrico Rosso e Bernardo Cabrera. Anche questa cittadina fu colpita dal terribile terremoto del 1693 che rase al suolo l’intera Sicilia orientale. Mitici i suoi cavatieddi – pasta fatta in casa, arrotolata con le dita e condita con sugo – ai quali è dedicata una sagra il terzo sabato dopo Pasqua; seguono la carne arrostita di cinghiale, agnello o maiale – u farsumauru – e la salsiccia.
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