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“I commissari ci hanno informato – riferisce Ficco – che per tutte le unità produttive, eccetto quella siciliana, stanno arrivando interessamenti che rendono confidenti sulla possibilità di dare tutela occupazionale ai lavoratori coinvolti, nonostante qualche difficoltà in più relativa alla divisione engineering e il rinvio del bando di Atessa. Per Termini Imerese, invece, la soluzione ipotizzata dai commissari passerebbe attraverso una cessione dell’intero complesso aziendale, come datio in solutum, ad una società di nuova costituzione in mano pubblica, che poi si incaricherebbe di guidare il processo di riqualificazione industriale”.
“Per noi è fondamentale – afferma Ficco – che si dia tutela occupazionale a tutti i lavoratori di Blutec e che anche per Termini Imerese si immagini la continuità occupazionale, come da ultimo accettato dai commissari, ma ribadiamo l’opportunità di non escludere la possibilità di una proroga della amministrazione straordinaria anche oltre giugno e in ogni caso la necessità di immediata approvazione della cassa integrazione. Le ipotesi di reindustrializzazione del sito siciliano restano purtroppo tutte da verificare e quindi confidiamo che il Ministero dello Sviluppo economico tenga fede all’impegno di riconvocarci l’11 o il 12 maggio per offrire ai lavoratori concreta tutela. Non accetteremo licenziamenti né a Termini né altrove”.
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