Bambini mozzano le orecchie ad un cane randagio, i familiari: “Volevano renderlo più bello”

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La terribile vicenda arriva dal ragusano, dove un gruppo di bambini tra i 9 e i 10 anni ha mozzato le orecchie ad un cane randagio. 
Ad indignare i cittadini di Acate, oltre al triste episodio, sono stati anche i commenti di alcuni familiari. 
Una zia di uno dei bambini, infatti, in un commento su Facebook ha scritto: “Mio nipote non voleva uccidere il cane. Essendo un bambino, pensava di farlo più bello”. 
Il commento, dopo aver scatenato lo sdegno del web è stato eliminato dall’autrice.
I bambini sarebbero stati segnalati ai servizi sociali. 

La mutilazione

Secondo quanto ricostruito sembrerebbe che i bambini avrebbero mutilato uno dei cuccioli di un gruppo di randagi con una forbice, per poi  lasciarlo sanguinante sull’asfalto.
Ad accorgersi dell’animale ferito è stato un passante che ha soccorso il cucciolo. Avvertite le forze dell’ordine, l’uomo ha contattato un veterinario. L’intervento tempestivo è stato fondamentale ed ha salvato il piccolo Leone. 
“Un cagnolino molto coraggioso – hanno asserito i medici che lo hanno curato –. Tanto che è stato ribattezzato Leone”.
Leone adesso è stato adottato dall’intera comunità di Acate che segue con apprensione la sua riabilitazione. 

 I bambini, invece, sono stati identificati e riconsegnati alle famiglie. Non sono perseguibili in alcun modo vista la minore età. 

La reazione del responsabile Oipa di Ragusa

 “Quanto accaduto al cucciolo evidenzia un certo degrado sociale – ha dichiarato il responsabile Oipa di Ragusa, Riccardo Zingaro -. Evidente anche l’assenza delle istituzioni. Il cucciolo ferito è stato preso in cura e ora sta bene”.

La reazione dell’Enpa

“Denunceremo i genitori – ha dichiarato Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa -. Non possiamo lasciare che simili atrocità restino impunite. Il cucciolo è stato maltrattato e colpito in modo barbaro. Aveva il corpicino ricoperto di sangue. Violenze così efferate sono sintomo di pericolosità sociale: non possiamo voltarci dall’altra parte. In un anno sono già tre i casi di violenza contro gli animali con protagonisti i bambini. La responsabilità è dei genitori –Conclude- . Arriveremo fino in fondo a questa orribile storia”.

 
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