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Nella tradizione i Virgineddi, non sono altro che la preparazione amorevole di tante prelibate pietanze che vanno dal salato ai dolci più buoni come i cannuola, pignolata, e le soffici “sfince” di San Giuseppe, preparate con tutti prodotti locali di cui Montemaggiore Belsito è ricca, degustati con il tipico vino rosso locale delle genuine vigne.
Quella di San Giuseppe è una festa che si pone dalla parte dei meno fortunati economicamente: i bambini vengono ospitati nelle case dei premurosi concittadini che hanno preparato delle grandi tavole imbandite di ogni manicaretto artigianale, per la gioia del palato di grandi e piccini, come da tradizione. In chiesa, inoltre, l’altare viene arricchito con foglie di alloro e u laureddu, contornato dal Panuzzu di San Giuseppe che, quest’anno non sarà distribuito come da tradizione alla fine della messa, nel rispetto delle regole atte a fronteggiare il Covid 19.
La comunità religiosa montemaggiorese, come ogni anno, ricorda il patriarca San Giuseppe, con tutte le funzioni religiose, rispettando a dovere le normative anti covid, nel rispetto di tutti i fedeli e dell’intera comunità. Inoltre, unendosi nella più sentita preghiera, affidano a San Giuseppe, con grande protezione tutte le famiglia, scongiurando per sempre questa sofferta pandemia, fiduciosi di ritornare nei prossimi anni a festeggiare con tanta devozione il proprio patriarca.
Giuseppe Mesi
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