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Dinanzi alla prospettiva di qualche minuto di attesa, tuttavia, la donna è andata in escandescenze, pretendendo di essere visitata immediatamente senza sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea, né ad un eventuale tampone rapido.
Le spiegazioni del medico di turno circa la necessità della procedura di screening a tutela della salute del personale sanitario e degli altri degenti non hanno sortito alcun effetto, tanto che la donna, in preda all’ira, è giunta addirittura a minacciare di morte il medico di guardia.
E’ così scattato l’allarme ed è giunta dopo pochi minuti una Volante del Commissariato che, sentita la vittima ed avviate le prime indagini, ha identificato la paziente, alla fine deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato di minacce aggravate dalla qualifica di Pubblico Ufficiale della persona offesa. E’ al vaglio degli inquirenti la possibilità di ascrivere alla donna anche il reato di interruzione di Pubblico servizio.
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