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Le indagini e i rilievi tecnici consentiranno di individuare le migliori soluzioni per il consolidamento del costone, che si staglia proprio a valle dei ruderi del castello risalente ai primi decenni del 1100, in un versante con un’acclività accentuata e con una classificazione R4, di rischio molto elevato. L’erosione prodotta dagli agenti atmosferici ha causato lo scalzamento dei banchi arenitici e il crollo di massi di pietra, mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica e la stabilità dei resti del maniero, di notevole pregio storico.
Tra le soluzioni tecniche che verranno adottate, la realizzazione di una paratia di micropali con cordolo in cemento armato, sul quale verrà collocata una barriera paramassi, oltre alla pulitura di tutta l’area interessata dai lavori per agevolare la posa in opera di una rete in acciaio ad alta resistenza, ancorata all’ammasso roccioso del pendio mediante barre e piastre. Verrà infine effettuata la frantumazione a mano o con malta espansiva dei blocchi lapidei instabili.
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