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«Con l’occhio sempre rivolto all’andamento dell’epidemia sul territorio regionale e nel massimo rispetto dei criteri posti alla base della tutela della salute pubblica, anche attraverso lo screening della popolazione scolastica – dichiara l’assessore Lagalla – ci apprestiamo a compiere quest’ultimo, e speriamo definitivo, passo per ripristinare la funzionalità scolastica al più alto livello concesso dalle ordinanze vigenti, fiduciosi che possano essere restituite a docenti e studenti, meritata normalità e recuperata attenzione all’importanza dei processi di apprendimento vissuti all’interno della comunità educativa».
La circolare prevede, inoltre, che la soglia del 75% di didattica in presenza dovrà essere compatibile con l’organizzazione interna ai vari istituti e con la possibilità di rispettare le previste misure anti-coronavirus. Come accade già adesso, resterà sempre garantito il regolare accesso alle lezioni agli studenti con disabilità o bisogni educativi speciali. Le disposizioni contenute nella circolare si estendono anche agli Istituti tecnici superiori (Its) e ai percorsi di formazione professionale in obbligo scolastico (Iefp).
Parallelamente all’innalzamento della soglia della didattica in presenza, a partire dal primo marzo è previsto un aumento della capacità del trasporto pubblico locale. L’assessorato regionale alle Infrastrutture e alla mobilità ha assicurato infatti che da lunedì la capacità dei mezzi sarà adeguata ai nuovi flussi di passeggeri. Per questo nella circolare si chiede ai prefetti, ai quali è stata indirizzata per conoscenza, di vigilare su questo aspetto. > >«Abbiamo finora supportato il riavvio delle attività scolastica con i Piani provinciali per i trasporti pubblici aggiuntivi redatti grazie al supporto dei prefetti e sentendo le scuole e gli studenti – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Marco Falcone – Il sistema ha funzionato e, a breve, sfrutterà il numero massimo dei veicoli programmati nei singoli piani. Aumentano le capienze e la sicurezza sanitaria di pari passo con l’aumento dei ragazzi in classe, a tutela loro, delle famiglie e di tutti i lavoratori di scuola e trasporti». La didattica in presenza al 75% nelle scuole superiori della Sicilia , in ogni caso, resterà in vigore compatibilmente con la situazione epidemiologica: il governo Musumeci non esclude, infatti, possibili modifiche alla percentuale di didattica in presenza se l’andamento dei contagi nell’Isola dovesse cambiare.
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