Il carnevale del 2021 a Castellana Sicula, come sarebbe dovuto essere…
Si sono cimentati comunque in piccole rappresentazioni, modellini della loro creatività, su come doveva essere il Carnevale quest’anno,i ragazzi della consulta giovanile di Castellana Sicula. Una tradizione,una cultura, che comunque non si è voluta far perdere ,né sulla quale si è voluto sorvolare ,non porre attenzione,ma rappresentata comunque anche in piccolo ,senza risparmiarsi,creando un simbolo di festa e di continuità ,dove la simbologia ha avuto nonostante tutto la sua pienezza e concretezza d’idee. «Possibilmente, affermano alcuni dei ragazzi, porteremo queste riproduzioni in miniatura del nostro Carnevale al museo locale e si potranno ammirare lì, creando un’esposizione dedita propriamente al Carnevale delle Madonie. Anche questo infatti, fa parte della nostra tradizione ed identiche vogliamo evidenziare e far conoscere».
Opera n°1
Titolo: “Maschere e Riciclo”
Autore: Giulio Castrianni
Tecnica: Cartapesta
L’opera è composta da una statuetta raffigurante la maschera tipica del carnevale di Castellana.
Il corpo è costruito in carta pesta mentre il vestiario e gli accessori in materiali di riutilizzo provenienti da vecchi costumi di carnevale ed oggetti trovati in casa.
Con questa opera, ho voluto rappresentare la tradizione che ha dato vita al carnevale circa l’utilizzo di materiali “riciclati” per confezionare costumi e maschere, sfilando con indosso ciò che si possedeva ma reinventato in colori e fantasie.
Opera n°2
Titolo: “Il Pianeta che cambia”
Autore: Vania Sausa
Tecnica: Cartapesta
L’opera nasce dall’idea di rappresentare la manifestazione di eventi meteorologici che attualmente colpisce sempre di più l’intero pianeta, lasciando segni profondi non solo alla natura, ma anche a chi vi abita. La frequenza delle alluvioni alternata alla siccità e alle ondate di calore fuori stagione è segno degli impatti severi di un cambiamento in continua crescita, che provoca tantissimi danni all’intero pianeta. L’uomo purtroppo esercita un’influenza crescente sul clima e sulla variazione della temperatura terrestre, determinando il fenomeno del riscaldamento climatico globale.
Per tale motivo, ho voluto ricreare ciò che ormai da qualche anno accade nel nostro pianeta, cercando di rappresentare i cambiamenti climatici attraverso la carta pesta.
Nell’opera è raffigurata infatti una mano che sorregge la terra, divisa quest’ultima in due metà: a sinistra un mondo nitido, fresco e pulito generato da un effetto di colori ed elementi tridimensionali che rendono l’ambiente naturale come se fosse in movimento, mentre a destra il disastro ambientale dato da incendi e catastrofi naturali.
Per rendere l’ambiente ancora più devastante ho creato gli alberi e le sterpaglie con delle strisce di carta dai colori rossastri miscelati ad altri colori caldi quali l’arancio e il giallo per rendere maggiormente l’idea del fuoco che divampa su tutto lo spazio compositivo.
Il colore marrone scuro, il grigio e il nero rappresentano invece le ceneri e la natura morta ormai bruciata dalle fiamme. Non è stata inserita nessuna fonte luminosa all’interno dell’opera in quanto sono i colori stessi a generare non solo una rappresentazione scenografica del cambiamento ambientale, ma anche uno spazio tridimensionale sottolineato dalla linea di contorno nera che genera i particolari rendendo lo sfondo più omogeneo.
Concludendo dunque, se da un lato l’uomo risulta essere responsabile del cambiamento climatico del pianeta, dall’altro lato la rappresentazione della mano che sorregge la terra vuole ritrarre la speranza di un mondo migliore, del quale l’uomo possa mostrare maggior rispetto, responsabilità e attenzione, al fine di garantire la salvaguardia ambientale.
Opera n°3
Titolo: “Fimmina siciliana“
Autore: Di Vita Simone
Tecnica: Cartapesta
La figura realizzata rappresenta una dama dell’ottocento, con la sua eleganza e il suo romanticismo.
Ispirata, nelle decorazioni al carretto siciliano di cui si hanno le prime notizie negli stessi anni.
La dama, mostra la sicilianità in tutte le sue sfaccettature e racconta i colori, i prodotti gastronomici e le gesta dei suoi cavalieri.
Ho voluto raffigurare un palcoscenico con il sipario aperto per simboleggiare la mancanza di rappresentazioni teatrali in questo periodo di pandemia, nella speranza che nei nostri teatri e non solo, possiamo presto ritornare ad assistere ad eventi culturali e aggregazioni.
Opera n° 4
Titolo: “La Castellana “Mascarata “
Autore: Carla Tortorici
Tecnica: Cartapesta
Come rappresentare lo spirito del Carnevale di questo anno fermo, bloccato in se stesso? È Questa la domanda che ci ha spinto, durante il processo creativo, a cercare nel passato, nella Storia del nostro paese per trovare proprio nelle sue origini la figura che risponde a questo quesito.
Chi più della donna che ha prestato il suo nome a questo paese avrebbe potuto vestirsi in maschera e guidare la nostra immaginaria sfilata?
Per questo motivo è proprio il volto della “Castellana mascherata “che padroneggia il centro della scena e scompone la Casina Rossi (edificio sulla sinistra, che fu residenza estiva per lei e il marito) in due: da un lato la casa “vera e propria”, dall’altro, dove ci aspetteremmo di vedere l’altra metà della villa, muri vengono abbattuti e si apre un nuovo orizzonte in cui campeggia un mandorlo in fiore, simbolo di primavera e rinascita.
Alla base, la distesa di coriandoli descrive il ricordo dolce amaro di una giornata di festa che è Giunta al termine, mentre sul tetto della villa si trova un libro, posizionato in modo surreale come Magritte insegna, che raffigura una donna che, come la nostra Castellana mascherata, abbraccia dolcemente le case della sua città e le conduce verso nuove pagine da scrivere.
Opera n° 5
Titolo: “Carnevale è magia“
Autore: Giulia Ventimiglia
Tecnica: Cartapesta
È magia un suolo variopinto, come è magia un costume distinto; è magia un turbinio di gente colorata come è magia una pioggia di coriandoli, di carta usata. È magia il calore tra le genti, com’è magia la spensieratezza dei volti ridenti, è magia la musica che si alza, come è magia il coro di voci che s’innalza. È magia che un simbolo di guerra diventi il simbolo del carnevale della nostra terra!
Opera n°6
Titolo: “The Social Drama”
Autore: Giammaria Randazzo
Tecnica: Cartapesta
L’opera trae spunto dalla docu-serie online su Netflix intitolata ‘The Social Dilemma’. Ho voluto rappresentare un tema che affligge la nostra società, la dipendenza dal nostro smartphone e dal mondo dei social network.
Unendo questa piaga, al periodo del carnevale, ho voluto rappresentare una persona intrappolata nel suo smartphone dai mille colori, che non riescono a macchiarlo rimanendo bianco, vuoto. Gli unici dettagli che lo ricoprono sono i filtri per le foto. Sopra di lui due mani estranee, dall’aria innocua (Mickey mouse), volteggiano delle maschere che hanno i colori delle app che usiamo per svagarci tutti i giorni. Queste maschere e questo mondo virtuale sono l’unico mezzo di espressione dell’individuo intrappolato.
Un’altra fonte di ispirazione è il romanzo di Luigi Pirandello, ‘Uno, nessuno, centomila’. Attualizzando il concetto, l’opera spiega che siamo uno di fronte a noi stessi, ma allo stesso tempo possiamo diventare centomila grazie ai social, o nessuno se non riceviamo le giuste attenzioni.
Opera n°7
Titolo: “Carnevale vecchio pazzo”
Autore: Andrea Di Gangi
Tecnica: Cartapesta
Le due maschere riprendono la tradizione veneziana, una maschile ed una femminile, sono state realizzate con la tecnica classica della carta pesta che consiste nel creare una pasta fatta di carta e colla che viene stesa in un negativo di gesso, una volta asciutta si rimuove dallo stampo e si colora.
Le opere realizzate dagli nostri artisti saranno anche votate??️
Basta mettere un like (o una qualsiasi reaction) nella foto facebook che si preferisce sulla pagina Facebook ” Il Carnevale delle Madonie”. LINK:
Gli unici voti validi saranno quelli inseriti nella foto pubblicata in questo album.
Le votazioni saranno aperte fino al 24 febbraio alle ore 18:00⏰.
L’ultima parola spetterà poi alla giuria
CHE VINCA IL MIGLIORE!.
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