Termini Imerese

Si avvicina la decisione finale sulla riconversione green dell’area ex-fiat di Termini Imerese

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Al mattino i responsabili del progetto del Consorzio SCG, che ha presentato un piano di riconversione orientato su energie rinnovabili, riciclo dei materiali, mobilità sostenibile e uso dell’intelligenza artificiale, hanno incontrato il Sindaco dell’area metropolitana Leoluca Orlando, l’assessore Giovanna Marano e il segretario generale Antonella Marascia. Il pomeriggio ha visto un momento di confronto con Gaetano Armao, assessore regionale all’economia e vicepresidente della Regione Siciliana, e con Alberto Pierobon, assessore regionale all’energia e ai servizi di pubblica utilità.

Giornate decisive per il progetto di riconversione dell’area ex Blutec di Termini Imerese:
il 5 febbraio prossimo il Ministero dello Sviluppo Economico si dovrà pronunciare sul progetto di riconversione industriale di Smart City Group,
che punta su energie rinnovabili, riciclo dei materiali, mobilità sostenibile e uso dell’intelligenza artificiale.

La scadenza è cruciale anche per le istituzioni e le amministrazioni territoriali e regionali della Sicilia, che ieri hanno avuto incontri di approfondimento ad alto livello di rappresentanza, creando le condizioni di base per la fase di progettazione esecutiva.

In dettaglio, in mattinata ha avuto luogo un confronto tra il consorzio Smart City Group, il gruppo che ha presentato il progetto S.U.D., e il Comune di Palermo, rappresentato dal sindaco Leoluca Orlando, dall’assessore alle Politiche Giovanili, Scuola, Lavoro, Salute Giovanna Marano, dal segretario generale dell’Area Metropolitana di Palermo, Antonella Marascia. Per il Consorzio era presente alla web conference il Consiglio di Amministrazione al completo nelle persone di Giancarlo Longhi, presidente, Stefano Rolando, vicepresidente e Gerardo Preziosi, consigliere delegato.

Il sindaco metropolitano Leoluca Orlando ha dichiarato: “Il nostro incontro è stato di merito e confermiamo interesse, e nel convincimento che ci siano elementi che poggiano su una visione di prospettiva economica e di cultura innovativa dello sviluppo del territorio. Il progetto si prefigge l’obiettivo di unire al recupero di un’importante e strategica area industriale, dotata delle infrastrutture necessarie per politiche di sviluppo, un piano che va nella direzione dell’economia circolare e dunque nel più generale processo di cambio energetico, di prodotto industriale innovativo”. E ha concluso sottolineando che “si resta in attesa, doverosamente, di determinazioni di Ministero e di amministratori straordinari e di conoscere il progetto definitivo quando sarà approvato. Diventa ora essenziale il ‘via libera formale’ da parte del governo nazionale, attraverso il MISE, in sinergia con le competenze di governo sulla Coesione e le politiche per il Mezzogiorno. Seguiremo con attenzione le tappe del processo in atto di reindustrializzazione, coinvolgendo tutti coloro che in questi anni si sono battuti per il futuro di questo territorio ed in primo luogo i Sindaci del territorio e le OoSs”.

Il segretario generale dell’Area Metropolitana di Palermo, Antonella Marascia, ha confermato “la massima disponibilità a facilitare la realizzazione del progetto, una volta approvato, con l’attivazione di tutti gli strumenti tecnici e amministrativi di competenza della città metropolitana di Palermo”.

Sono state esaminate, in particolare, le problematiche esistenti nel territorio metropolitano relative agli impianti per il riciclo dei materiali, per le energie rinnovabili e per la mobilità sostenibile, e sono stati discussi per una prima valutazione possibili interventi in direzione della realizzazione di una proposta di smart city. All’incontro virtuale erano presenti i rappresentanti di alcune significative imprese del consorzio, in particolare il Gruppo SGR, Idro Group, SistemEvo, Sicilgrassi ed Elettra Investimenti. In rappresentanza di Nitel, che consorzia diciotto atenei italiani di rilevanza tecnologica, tra cui l’Università di Palermo, è intervenuto il professor Michele Luglio, sottolineando che siamo di fronte a “una delle più significative occasioni in cui il sistema universitario italiano entra in modo progettuale e operativo nel quadro di soluzione di una così emblematica e prolungata crisi aziendale”.

Nei prossimi giorni sono previsti in agenda diversi meeting di carattere amministrativo e tecnico, soprattutto con i referenti dell’Area Metropolitana, preliminari alla convocazione di una conferenza di servizi finalizzata ad una rapida conclusione del necessario processo autorizzativo.

Gli incontri sono proseguiti nel pomeriggio, quando i rappresentanti del Consorzio Smart City Group e delle imprese aderenti hanno incontrato, sempre in modalità web, l’assessore all’economia e vice presidente della Regione Siciliana Gaetano Armao e l’assessore all’energia e dei servizi di pubblica utilità Alberto Pierobon. L’incontro consolida i precedenti momenti di dialogo e di analisi; in particolare, è stato chiarito che nella prima fase prenderanno corpo una quindicina di progetti, promossi da imprese italiane; non si esclude il coinvolgimento di alcuni fondi “green” esteri, in considerazione della favorevole posizione dell’area strategica nel quadro euro-mediterraneo. Anche in questo caso, vivo interesse hanno suscitato i progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili, la produzione di grafene con lo sviluppo di un laboratorio di ricerca applicata ed il ruolo di sostegno all’incubatore di start up che sarà supportato dal consorzio inter-universitario NITEL e da PO.MOS, polo della mobilità sostenibile costituito dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “La Sapienza”.

In conclusione di giornata, Giancarlo Longhi, presidente del Consorzio SCG, ha sottolineato che “l’apprezzamento mostrato sia dall’Area Metropolitana di Palermo che dalla Regione Siciliana non costituisce solo espressione di cortesia, ma è un passaggio marcato della forma sinergica indispensabile per l’adattamento di un’operazione che richiede da un lato imprese affidabili e risorse finanziarie e certe (e fin qui noi garantiamo), ma dall’altra anche tempi decisionali celeri e visione della prospettiva evolutiva del riassetto di un’intera area, con aspetti infrastrutturali e ambientali di grande rilievo”.

Il vicepresidente del Consorzio, Stefano Rolando, ha osservato: “C’è un appello euro-italiano al fronteggiamento della crisi socio-economica, trainata dalla crisi sanitaria, che ruota attorno a tre principali parametri: lavoro, innovazione, economia circolare. Il programma che ci impegna da un anno per la soluzione alla crisi di Termini Imerese è una concreta risposta a quell’appello, con requisiti di serietà, affidabilità, progettualità che lo hanno reso l’unico dossier in campo e l’unico che vede attivati tavoli con il quadro istituzionale, con le rappresentanze sindacali, con soggetti rilevanti del sistema finanziario. Il dialogo impegna un gruppo di aziende, in buona parte espressione del territorio, che chiedono convinto accompagnamento delle istituzioni e velocità del processo decisionale. Oggi si è acquisito positivamente l’indispensabile ruolo del sistema-Sicilia con cui il dialogo è, dall’inizio, forte e responsabile”.

Le tappe istituzionali – A maggio il progetto S.U.D. è stato formalizzato attraverso la partecipazione del consorzio Smart City Group alla manifestazione d’interesse bandita dalla procedura di amministrazione straordinaria sull’area di Termini Imerese; ha poi superato positivamente la fase preliminare di presentazione dell’idea progettuale, strutturando i progetti di dettaglio consegnati in ottobre. Sono stati avviati i confronti istituzionali nazionali, regionali e locali per i tavoli di lavoro tecnici che porteranno a presentare, analizzare e validare i business plan e le loro ricadute occupazionali. Dopo il via libera dei commissari e la nomina del Comitato di Sorveglianza e numerosi passaggi al MISE e a Invitalia, controllata dallo Sviluppo Economico, si attende in questi giorni il parere definitivo del MISE.
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Redazione

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