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I bar, ristoranti, visti negozi con le saracinesche abbassate, le piazze svuotate, la mancanza di vitalità per le strade, quella staticità opposta alla frenesia caotica che caratterizza questo periodo, manca e rende tutto tetro, quasi spettrale, non armonioso e gioioso come dovrebbe essere, per come siamo soliti. La sensazione di essere in un luna park illuminato con musica bassa ma con le giostre ferme,senza gente.
I desideri di quest’anno saranno custoditi nel silenzio delle abitazioni. Si mirerà davvero all’essenziale.
Dunque, festività meditative, ma pur sempre sentite per ricercare quelle sensazioni piacevoli che sappiano condurre al sereno, che sappiano quantomeno di normalità. E allora, qualche lucina nei corsi,alberi illuminati in qualche viale, canzoni natalizie sparse per le strade, in maniera tradizionale e ancora nella norma. Molti, privatamente offrono un simbolo, su ricerca quella speranza che nonostante tutto non si è spenta. Ognuno, privatamente ha addobbato con più o meno sentimento esprimendo le proprie emozioni. Dopotutto, è Natale ancora una volta, lo è anche quest’anno, in questo tormentoso 2020.
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