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La comunità montemaggiorese ha saputo allevare con dedizione il bestiame per poi essere trasformato in carne, salumi, latte, formaggio e la vellutata ricotta. I giovani hanno saputo sfruttare al meglio l’ottima posizione geografica, grazie alla purezza dell’aria si producono teneri ortaggi.
Una terra prospera che genera colorate e gustose arance, i gialli limoni da cui nasce un leggero e fresco limoncello, il fico d’India ed i cachi. Le laboriose mani hanno seminato la terra con chicchi dorati di grano tenero trasformandolo in pane, pasta, farina e, in ultimo, la giovane e apprezzata birra.
I colorati vigneti si presentano come un quadro sfumato nei colori che danno vita a un vino dal colore intenso e dal gusto corposo che riporta a ricordi lontani i più appassionati enologi alla tradizionale e allegra vendemmia fatta di persone autentiche, unite dalla tradizione familiare.
Anche i dolci risaltano nella loro bellezza e armonia degustativa, con i semplici buccellati ripieni di tenere e bianche mandorle locali, le noci ed il grande protagonista: il cioccolato impiegato in armoniosi panettoni natalizi.
Tutto nasce, si tramanda si crea e si produce, ma nulla si muove se non spinto da un insegnamento autentico motivato dall’amore intramontabile degli uomini e donne montemaggioresi per la propria terra d’appartenenza.
Giuseppe Mesi
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