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Ora è una corsa contro il tempo. Gennaio si avvicina e una mamma senza occupazione che tira avanti la famiglia solo grazie al piccolo contributo derivante dal reddito di cittadinanza ora si trova ad affrontare l’ennesima sfida che la vita le pone.
Francesca, nella consapevolezza che di li a poco avrebbe dovuto lasciare la casa, già da un paio di mesi, ha cercato di contattare il sindaco al fine di esporre la problematica e nel limite del possibile individuare adeguata soluzione, soprattutto per il piccolo.
È proprio Francesca a raccontarci come sono andate le cose: “Già nel mese di ottobre, non appena ho compreso che io e mio figlio saremmo stati costretti a lasciare la casa ove risediamo, ho tentato, in ogni modo, di risolvere il problema. Ho cercato un lavoro senza successo, ho cercato un’altra casa da prendere in affitto senza che nessuno si rendesse disponibile, mi chiedono garanzie che non posso offrire, infine ho cercato in ogni modo di contattare il sindaco, anche solo per essere ascoltata, che non mi ha mai degnato di risposta. La cosa che più mi rattrista è il muro di gomma che registro al mio grido di dolore. Non pretendo che l’amministrazione comunale risolva il mio problema ma che quantomeno mi ascoltino, anche solo per non farmi sentire completamente abbandonata al mio destino di madre disperata. Spero che dopo l’appello sugli organi di stampa, qualcuno dal Comune di Termini Imerese mi contatti, visto che ad oggi il sindaco non mi ha mai nemmeno ricevuto.”
Nei giorni scorsi il giornalista termitano Salvatore Sansone ha sollevato il caso della signora Capuana. Clicca sotto per vedere il video-appello:
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