«Oggi è il tuo compleanno, compi 44 anni –scrive Mariagrazia Colletta -. Non potremmo festeggiarlo insieme, ma spero che ovunque tu sia i miei auguri ti arrivino. Hai lasciato dentro di noi dei vuoti incolmabili. Nonostante questo ogni giorno speriamo in tue notizie, perché l’amore dei tuoi cari è tanto forte che spera quotidianamente ad un tuo ritorno.
Oggi non potremmo festeggiare insieme il tuo compleanno per colpa di chi sa e non parla, per l’omertà e la cattiveria di chi sa e non parla.
Sappiate che state facendo del male ad un intera famiglia. PULITEVI la COSCIENZA se ne avete ancora una e fateci avere delle notizie su Salvatore.
Mi rivolgo a te fratellone, ovunque tu sia sappi che mi piace pensare che sia felice e sorridente come lo eri in casa. Mi piace ricordarti per la persona dolce, solare, buona e spensierata che sei.
Dico che sei perché voglio pensare che in qualsiasi parte del mondo tu ci sia ancora e che da un giorno all’altro tornerai a far sorridere ancora i nostri cuori e portare sole di nuovo alle nostre vite.
Ti voglio bene.
Ci manchi da morire Salvatore, ANCORA TANTI AUGURI».
È un messaggio breve, ma sicuramente intenso quello che, invece, arriva dalla madre, Carmela La Spina.
«Auguri vita mia, ovunque tu sia sappi che non smetterò mai di cercarti».
Una promessa alla quale la donna non si è mai sottratta e per la quale ha sempre lottato, in cerca della verità e in cerca del suo Salvatore.
Nel corso degli anni sulla scomparsa di Mariano e Salvatore sono state seguite molte piste, tra queste anche quella mafiosa.
Una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, infatti, è quella che i due bambini abbiano visto qualcosa o qualcuno che non avrebbero dovuto vedere. Ecco il motivo per il quale la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha aperto una nuova indagine sulla scomparsa.
È una continua ricerca della verità da parte delle famiglie. Una verità forse nascosta, ma sicuramente chieste, urlata a gran voce e ribadita in ogni occasione.
Da 28 anni, infatti, la famiglia Colletta e la famiglia Farina chiedono a chiunque sappia qualcosa di parlare, perché anche un dettaglio che potrebbe sembrare insignificante potrebbe rivelarsi importante per capire finalmente cos’è successo quel pomeriggio di quasi 29 anni fa.
Nel corso degli anni, inoltre, sono state molteplici le manifestazioni di sensibilizzazione per non dimenticare la vicenda e per ricordare quanto è successo a Mariano e Salvatore.
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