Lo screening, voluto dal governo Musumeci, continua anche oggi in alcune città ed è riservato alla popolazione scolastica (personale docente, non docente, studenti e propri nuclei familiari). In ogni sito sono previsti dei percorsi dedicati in cui si procede al prelievo del campione. In provincia di Catania, inoltre, i test vengono eseguiti nelle case di riposo e nelle residenze sanitarie per gli anziani. In provincia di Palermo, invece, si procede con l’attività di ricerca del virus nelle scuole.
Dalla scorsa settimana, c’è anche la possibilità di prenotarsi mediante la piattaforma on-line (www.siciliacoronavirus.it) scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti.
L’iniziativa del governo Musumeci – la Sicilia è stata la prima Regione a dotarsi di tamponi rapidi acquistando un primo stock di due milioni di pezzi – è realizzata in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni locali. Decisivo anche il supporto della Protezione civile regionale, che in questi giorni ha dispiegato sul campo centinaia di volontari che hanno collaborato con il personale medico sanitario impiegato nella campagna di monitoraggio e nelle attività di assistenza alla popolazione.
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