Chiusura scuole a Palermo: è scontro tra sindaco e Regione Siciliana

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La comunicazione della chiusura delle scuole a Palermo a partire dal prossimo lunedì è stata annunciata ieri sera dal sindaco Leoluca Orlando, il quale in una nota ha affermato: “Preso atto del mancato invio di notizie circa lo stato delle strutture ospedaliere in città e della tenuta del sistema sanitario complessivamente a livello regionale, con possibile ricaduta gravissima sulle condizioni di sicurezza dei cittadini, e preso atto del considerevole aumento dei contagi in tutta la Regione oltre che nella città e nell’area metropolitana di Palermo, ho deciso a malincuore di disporre a partire da lunedì prossimo la chiusura di tutte le scuole dell’obbligo della città.
Lo annuncio già oggi perché le famiglie, i dirigenti scolastici e gli insegnanti possano prepararsi per tempo e non trovarsi di fronte ad un provvedimento dell’ultimo minuto.

È una decisione presa con sofferenza perché sono conscio che la didattica a distanza per quanto possa essere svolta con professionalità e passione, non può garantire quel rapporto umano fra docenti e studenti e quel rapporto di socialità fra i giovani che sono parte integrante del processo di apprendimento.

Ma proprio perché siamo di fronte ad una emergenza sanitaria, devo assumermi la responsabilità di questo provvedimento, che mira a ridurre gli spostamenti in città e a limitare quindi il rischio che i contagi continuino a salire, portando ulteriore appesantimento per il sistema sanitario e sui medici già allo stremo.
Proprio per questo ho deciso di non chiudere le scuole dell’infanzia comunali, che sono basate sul sistema della territorialità e perché l’incidenza dei contagi in queste strutture è del 0,15% degli alunni, meno di metà che nelle primarie e circa un quinto delle medie – ha aggiunto Orlando -. Tengo a sottolineare che questo è un provvedimento temporaneo perché ancor di più da lunedì si farà un monitoraggio puntuale e preciso dell’andamento dei contagi e, auspicabilmente, della situazione delle strutture ospedaliere, i cui dati saranno valutati perché la chiusura possa essere limitata al minimo indispensabile – ha concluso il sindaco Leoluca Orlando -.
Mi spiace, lo sottolineo ancora una volta, aver dovuto prendere questa decisione, ma non penso sia più possibile rinviare assunzioni di responsabilità che gravano sui nostri figli e nipoti”.

Non è mancata la reazione degli assessori regionali all’Istruzione, Roberto Lagalla, e alla Salute Ruggero Razza

“Per un’uniforme politica di prevenzione e contenimento dei contagi nei settori dell’istruzione si raccomanda ai sindaci ogni qual volta si sta procedendo a disporre provvedimenti urgenti sulle istituzioni scolastiche locali, di avere cura di attivare preliminarmente, un adeguato ed efficace coordinamento interistitutizionale con la Regione”. E’ questo il contenuto di una lettera che l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla e l’assessore della Salute, Ruggero Razza, hanno inviato ai sindaci della Sicilia.

I due assessori rivolgono un invito ai primi cittadini affinché non prendano iniziative isolate, che prevedano la sospensione dell’attività didattica. Presupposto, quest’ultimo, che potrebbe portare a “condotte differenziate” di territorio in territorio. Fin qui l’unico riferimento normativo è quello fissato dal Dpcm del 3 novembre, che prevede la didattica a distanza per le scuole superiori.

L’assessore Lagalla ha poi aggiunto: 

“Pur avendo riguardo alle sue preoccupazioni, mi risulta che il Sindaco Orlando riceva regolarmente e giornalmente dall’ASP di Palermo aggiornate notizie sull’andamento della situazione epidemiologica che il governo regionale monitora attraverso il Commissario Covid e le strutture tecniche a sua disposizione. Con l’assessore Razza, nel rispetto del DPCM vigente e dell’ordinanza del Presidente della Regione, abbiamo richiamato i Sindaci a subordinare eventuali provvedimenti di chiusura al preventivo parere tecnico-sanitario del competente Dipartimento di prevenzione dell’ASP.

Ove il suo provvedimento dovesse essere assunto unilateralmente e senza il conforto della pertinente autorità sanitaria, il Sindaco di Palermo si assumerebbe una grave responsabilità, generando inopportunamente ulteriore ed immotivato allarme sociale e privando gli alunni e le famiglie del fondamentale diritto allo studio, per il regolare esercizio del quale i docenti e il mondo della scuola hanno profuso e stanno profondendo dedizione e sacrifici.

Penso alle gravi ricadute delle interruzioni didattiche in presenza sulla dispersione scolastica e sui soggetti socialmente ed economicamente più fragili. Il Sindaco Orlando converrà che non è questo il momento di strappi istituzionali e di estemporanei protagonismi, quanto invece di operose collaborazioni nell’interesse della città e delle giovani generazioni. La Scuola è presidio di civiltà e di legalità, oltre che luogo di apprendimento e di relazioni, e non può subire, se non per documentate ragioni sanitarie, i contraccolpi di intempestive fughe in avanti”.
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