Coronavirus: meno posti sul treno Termini Imerese-Cefalù, disagi per gli studenti VIDEO

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Da settimane arrivano alla nostra redazione segnalazioni, soprattutto di giovani studenti (Coronavirus, la lettera di una studentessa pendolare di Trabia al presidente della Regione Siciliana) che per spostarsi dal proprio comune di residenza a quello in cui frequentano gli studi manifestano preoccupazione per il rischio assembramento e per i ritardi conseguenti alla riduzione dei posti in treno limitati dalle misure anti-covid. In particolare, cresce la preoccupazione tra gli studenti ed i genitori che percorrono quotidianamente la tratta Termini Imerese-Cefalù, nel treno regionale che parte dalla stazione centrale di Palermo alle ore 7,05, passa da Termini Imerese alle ore 7,38 e prosegue fino a Cefalù. Sono circa 300 gli studenti costretti a viaggiare, spesso in piedi, per una tratta che dura circa quaranta minuti.

Gli addetti al controllo, ogni mattina verificano che tutto sia in regola con le regole legate al distanziamento sociale. Infatti, Trenitalia con una dichiarazione rilasciata al Giornale di Sicilia, spiega: «La società è vincolata dall’ordinanza del presidente della Regione Siciliana sul distanziamento sociale. I posti ricoperti devono essere l’80% per rispettare le norme anti-covid. Il vettore regionale, denominato treno jazz, è tra i più nuovi ed i più capienti con 348 viaggiatori. Pertanto solo il 20% non può salire sul treno nel momento in cui vengono occupati i posti  a sedere e quelli in piedi. Quando non c’è il treno regionale è sostituito da un vettore denominato “doppio minuetto”che consta di 458 posti. Sono anche stati utilizzati due bus che, tra l’altro, sono sempre a sostegno della tratta ferroviaria nel momento in cui superano i posti disponibili sul treno».

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