La “Casa del Mandorlo” di Castelbuono segno concreto di accoglienza

2 min read

Rimani sempre aggiornato



Verrà inaugurata domenica 27 settembre 2020 presso il Santuario Beata Vergine delle Grazie di Castelbuono la “Casa del Mandorlo“. Una struttura per l’accoglienza degli immigrati che avrà come primi ospiti i componenti di una famiglia serba, una coppia con quattro figli, segno concreto del farsi prossimo, un segno reale di ciò che significa accogliere chi è in difficoltà. “Ogni uomo è mio fratello” diceva Paolo VI e in questa prospettiva i cristiani devono aiutare chi vive nella necessità.

La
“Casa del Mandorlo” è un’opera fortemente voluta da S.E.R.
Mons. Giuseppe Marciante perchè il termine “accoglienza”
non rimanga una semplice parola – molto spesso abusata – ma si
concretizzi nella vita quotidiana, testimonianza di una Chiesa che
impara a capire come gli ‘scarti’ diventano pietra angolare.
“Siamo
in piena pandemia, ma non si tratta di quella del COVID-19, è la
pandemia dell’individualismo, dell’intolleranza verso chi è diverso
– ha affermato il Vescovo di Cefalù S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante
-. L’inaugurazione di questa casa vuole interrompere la diffusione di
un pericoloso virus, il razzismo strisciante che produce la morte
della convivenza pacifica tra gli uomini e crea nuovi scarti umani.
La nostra Chiesa diocesana si fa ancora una volta accogliente
ospitando alcuni nostri fratelli, condividendo con loro sofferenze e
speranze”.
Quello
voluto dal Vescovo Marciante è segno di una Chiesa attenta agli
“ultimi” e ai “sofferenti” e un invito a ciascun
credente e alla società ad essere più solidale e inclusiva.

 

 


CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it






Leggi anche

Altri articoli:

+ There are no comments

Add yours