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I Finanzieri della Compagnia di Partinico, nel corso di un ordinario intervento eseguito presso un’officina meccanica sita in Balestrate, hanno individuato un lavoratore in nero inserito in un nucleo familiare risultato percettore del reddito di cittadinanza.
Trascorsi i 30 giorni dalla constatazione dell’impiego irregolare, i Finanzieri dopo aver verificato l’omessa comunicazione all’INPS della variazione della propria situazione lavorativa e reddituale, effettuavano un nuovo accesso presso il datore di lavoro dove veniva accertato che il soggetto in questione continuava a prestare la propria opera lavorativa all’interno dell’officina.
Per tale motivo, le Fiamme Gialle hanno proceduto a sequestrare la carta prepagata intestata al coniuge – V .C. cl. ’74 – sulla quale venivano corrisposte le somme del reddito di cittadinanza destinate al nucleo familiare, denunciandoquest’ultimo alla Procura della Repubblica di Palermo, per l’ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, per aver richiesto il beneficio agevolativo omettendo di comunicare la reale posizione lavorativa del marito.
Contestualmente, è stata data immediata comunicazione all’Istituto Nazionale di Previdenza per la revoca del beneficio ed il recupero delle somme indebitamente percepite, risultate pari a oltre 2 mila euro.
L’attività testimonia l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza quale polizia economico – finanziaria a forte vocazione sociale a contrasto del lavoro sommerso e a favore del corretto utilizzo delle risorse pubbliche.
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