Dj morta: secondo un testimone Gioele era vivo dopo l’incidente

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Ancora misteri sulla morte di Viviana Parisi e sull’inspiegabile sparizione del piccolo Gioele. Continuano le ricerche del piccolo, mentre gli inquirenti da giorni ipotizzano nuove possibili piste. 
Oggi, la svolta. Il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, ha reso nota la ricostruzione dei testimoni dell’impatto avvenuto nella Palermo – Messina. 

«Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita, Aveva gli occhi aperti». 

Questa ricostruzione, dunque, smentirebbe l’ipotesi trapelata nei giorni scorsi, secondo la quale il bambino sarebbe morto nell’incidente. Ipotesi da sempre debole però, in quanto la gravità dell’impatto e l’assenza di tracce ematiche presenti nell’abitacolo smentivano quanto ipotizzato. 

A parlare con la procura sono stati i testimoni che erano in vacanza in Sicilia e che poi sono rientrati al nord. Sembrerebbe infatti, che inizialmente «avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l’incidente e si sono presentati». Riferisce il procuratore.

Dalle ultime informazioni, dunque, si evincerebbe che quando Viviana Parisi è scesa dall’auto camminava in modo veloce, ma non correva. Inoltre, i testimoni hanno notato come «nei confronti di Gioele aveva un atteggiamento protettivo».

Alla soglia di questi ultimi aggiornamenti, dunque la procura non esclude nessuna ipotesi, mentre elle campagne intorno a Caronia continuano le ricerche del piccolo Gioele o di tracce che possano risalire al bambino. 

Intanto, i genitori di Viviana continuano a sperare che la salma rinvenuta non appartenga alla figlia ed hanno chiesto alla procura di poterla vedere, anche attraverso una fotografia. Inoltre, sembrerebbe che i familiari abbiano avanzano anche una richiesta per una perizia sull’Opel che guidava la giovane dj. 
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