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Festa del Muzzuni ad Alcara Li Fusi, la più antica d’Italia

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Nella meravigliosa terra dei Nebrodi, esattamente ad Alcara Li Fusi, in occasione della festa di San Giovanni Battista il 24 Giugno che coincide anche con la festa del “Muzzuni” una tradizione popolare di origini pagane più antica d’Italia. Un rito propiziatorio dedicato a Demetra  e alla fertilità della terra rito legato al mondo contadino, un inno alla natura, all’ amore alla giovinezza, festa in coincidenza del solstizio d’estate che veniva celebrata il 21 giugno.

Con l’ avvento del cristianesimo, ora viene festeggiato il 24 giugno e dedicato a San Giovanni Battista Martire decapitato. Un rito quello del Muzzuni ripetuto da secoli , solo quest’anno è stato interrotto a causa dell’emergenza Coronavirus.

La festa si svolge mettendo sui muri e balconi le “Pizzare“, bellissimi tappeti lavorati a telaio antico, dove vengono messi i piatti con i “lauretti” (steli di grano) . Inoltre, le donne preparano a casa u “Muzzuni”: una brocca dal collo mozzo rivestita da un foulard di seta, adornato di ori appartenente al quartiere, dove dall’estremità della brocca  escono steli di grano. Il rito si conclude con una ragazzina in veste di antica sacerdotessa, sempre del quartiere, che porta il tutto ai piedi dell’altare. Così iniziano nel quartiere dove è ospitato ‘u muzzuni i canti popolari che hanno come tema la vita contadina e soprattutto l’amore un simpatico duetto tra uomo e donna, di corteggiamento a volte non corrisposto, successivamente si recita il rito del companatico dove i due rafforzano vecchie amicizie e nuove.

I due che vogliono suggellare l’amicizia si scambiano a Cunfetta, incrociando le dita e recitano:

Iriteddu facitini amari
Chi ‘nni facimu cumpari
‘nzoccu avemu ‘nni spartemu
E mai ‘ nni sciarriamu
Cumpari semu e cumpari ristamu
quannu vieni a morti ‘nni
Spartemu

La comunità alcarese si dice fiduciosa di potere svolgere la festa del Muzzuni il prossimo anno, in quanto le feste patronali  hanno tramandato usi e costumi alle generazioni e richiamato turisti per il rilancio dell’economia locale .

Giuseppe Mesi


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Redazione

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