Tribunale Termini Imerese: assolto un pescatore di Trabia

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Assolto dal Gup del tribunale di Termini Imerese un pescatore di Trabia. Il caso riguarda il signor Antonino Battaglia, proprietario della motobarca Franca, iscritta nei registri delle navi minori della Capitaneria di Porto di Termini Imerese, veniva tratto a giudizio a seguito di una comunicazione-segnalazione che il rappresentante della cooperativa, a cui era iscritto, aveva depositato presso gli uffici della Capitaneria di Porto di Termini Imerese.

Nella segnalazione, il rappresentante comunicava che la motobarca Franca aveva usufruito per tutto l’anno 2017 di 16273 litri di gasolio denaturato in regime di esenzione delle accise per impiegarlo per attività di pesca che non era stata effettuata.
Ricevuto l’avviso di garanzia e l’avviso di conclusioni delle indagini preliminari, il signor Battaglia si rivolgeva all’avvocato del foro di Termini Imerese, Sergio Burgio, il quale ha subito svolto attività di indagine difensiva, consentita dal codice di procedura penale, acquisendo, presso la società cooperativa dove lo stesso era iscritto, i registri contabili della motobarca Franca ed in particolare i registri dei corrispettivi.

Dalla lettura di tali registri emergeva senza ombra di dubbio alcuno che il Battaglia, a differenza di quanto sosteneva l’accusa ma anche la segnalazione scritta, aveva svolto regolare attività di pesca dal 01 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017 e quindi nel periodo oggetto di contestazione.

Il processo è stato celebrato con le forme del giudizio abbreviato, condizionato all’acquisizione dei documenti acquisiti dalla difesa del Battaglia e con l’audizione di un teste che aveva rilasciato la documentazione acquisita dalla difesa.
Il teste, sentito in aula, ha confermato la genuinità dei documenti prodotti dall’avvocato Burgio  e ha confermato che il signor Battaglia  durante l’anno 2017 aveva svolto attività regolare di pesca.

Il Pm, a seguito dell’istruttoria richiesta dalla difesa, ha concluso chiedendo l’assoluzione dell’imputato. Analoga richiesta è stata avanzata dalla difesa dell’imputato, precisando che il  Battaglia non fosse a conoscenza dell’obbligo di avvisare via radio la Capitaneria di Porto ogni qualvolta uscisse per pescare. Il Giudice, dott. Bencivinni, ha pronunciato una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste, precisando che dall’esame del fascicolo ed in particolare dalla produzione documentale della difesa, la cui autenticità non è stata contestata dalla pubblica accusa, emerge piuttosto un utilizzo continuativo dell’imbarcazione nel corso dell’anno 2017 proprio per l’esercizio dell’attività di pesca, con indicazione specifica della barca utilizzata, del comandante, della data di sbarco e del tipo di pescato.

Alla luce di quanto detto, l’imputato va mandato assolto dai reati ascritti gli perché il fatto non sussiste.
La difesa ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto e ha rincuorato il sig. Battaglia, che all’uscita dall’aula di giustizia, subito dopo la lettura della sentenza, ha avuto attimi di commozione.
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