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Abbiamo deciso di riunirci all’esterno perché non siamo sicuri delle misure di sicurezza anti-contagio adottate dall’ente e per questo abbiamo denunciato alle autorità competenti chiedendo un’ispezione per verificare le condizioni di sicurezza per i dipendenti e per i cittadini.
L’Amministrazione prima di portare il Comune in disequilibrio finanziario poteva stabilizzare senza approvazione da parte del Ministero e non l’ha fatto. Adesso c’è bisogno dell’autorizzazione ministeriale ma continua non farlo, a differenza di quanto è avvenuto negli altri comuni che hanno voluto e saputo stabilizzare.
Questo ci fa dedurre che non c’è la volontà politica a stabilizzare. Non crediamo alle buone intenzioni dichiarate dall’amministrazione alla stampa perché alle parole non sono seguiti i fatti. Servono atti concreti e non altre riunioni per fare chiacchiere inutili.
L’Amministrazione continua a procedere di proroga in proroga di pochi mesi, approvate sempre all’ultimo istante dalle scadenze contrattuali, tenendo i precari legati ad un filo di speranza, mentre si avvicina la prossima tornata elettorale, ma i lavoratori respingono ogni tentativo di speculazione. Non siamo intenzionati ad aspettare le prossime elezioni per vedere concretizzare le stabilizzazioni.
Chi produce atti intenzionalmente discriminanti e chi si prodiga a favorire solo alcuni lavoratori per condurli nell’organizzazione sindacale di appartenenza dovrà rispondere sulla legittimità del suo operato.
Non lasceremo i lavoratori ostaggi della politica e nell’incertezza del loro futuro occupazionale.
Siamo pronti ad ogni azione sindacale e legale utili a tutelare i posti di lavoro di tutti precari che da oltre trent’anni prestano la loro attività per garantire i servizi ai cittadini di Trabia.
Il 30 aprile scorso è stata deliberata una proroga di due mesi fino al 30 giugno con l’impegno a definire le procedure di stabilizzazione di tutti i lavoratori ma non abbiamo visto nulla fino ad oggi e abbiamo la sensazione che la stabilizzazione non avverrà per dare una ulteriore proroga con scadenza in prossimità delle elezioni amministrative.
Sarebbe utile che questa Giunta smettesse di tenere l’atteggiamento di prepotenza e discriminatorio contro coloro che si rivolgono alla legge per difendere i propri diritti.
Se non vogliono lasciare alla futura amministrazione il compito della stabilizzazione, modifichino la delibera di proroga a Giugno per spostare la scadenza fino a Dicembre e, senza ulteriori indugi, seguano adeguatamente l’iter per le approvazioni presso il Ministero.
Giovanni Conigliaro per la FPCGIL
Mario Basile per la CISL FP
Salvatore Sampino per la UIL FPL
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