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L’argomento è stato al centro dell’ultimo Consiglio del Parco, nel corso del quale i sindaci hanno sottolineato il pericolo di presenza dei suidi nelle immediate vicinanze dei centri urbani a seguito del lockdown dovuto alla pandemia da Coronavirus.
I primi cittadini delle Madonie hanno condiviso l’azione e l’attività portata fin qui avanti dall’Ente Parco delle Madonie tesa alla risoluzione dell’emergenza proprio tramite il piano suidi, adesso pronto per partire.
“In queste settimane di emergenza Covid – afferma il Commissario dell’Ente Parco, Caltagirone – gli uffici tecnici dell’Ente non solo non si sono fermati, ma anzi hanno accelerato sul perfezionamento di passaggi che riteniamo cruciali per dare risposte ai cittadini madoniti, operatori in testa, che da troppi anni si trovano costretti a fronteggiare una emergenza suidi”.
Il Piano di controllo della popolazione dei suidi è stato presentato nell’ambito del PO FESR Sicilia – Asse 6 – Misura 6.5.1 per l’importo complessivo di quasi 400 mila euro, appena finanziati dall’Assessorato regionale territorio e ambiente.
Secondo le linee guida del Piano di gestione dei Suidi in area Parco, sono previste sostanzialmente forniture di attrezzature varie atte a incrementare le attività di controllo, cosi’ come previsto dalla legge. Inoltre si prevede la fornitura di quelle attrezzature idonee alla protezione dei fondi agricoli da potere assegnare agli agricoltori locali.
Il Parco ha proceduto alla richiesta dell’anticipazione prevista dal finanziamento (pari al 5% dell’importo progettuale).
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