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I poliziotti del Commissariato di P.S. “Partinico” intervenivano in pochissimi minuti e giunti sul posto notavano due individui a terra coinvolti in una colluttazione.
Compresa la gravità della situazione intervenivano cercando di bloccare il soggetto segnalato dalla vittima come aggressore, che proferiva minacce di morte al loro indirizzo sferrando calci e pugni. Solo dopo alcuni minuti e con l’utilizzo dello spary oleoresin capsicum in dotazione, gli agenti riuscivano a bloccare l’uomo successivamente identificato per Arancio Massimo.
Una scena da film horror
I poliziotti, intervenuti in una frazione di Partinico, dopo aver prestato soccorso ai presenti, ascoltavano il racconto delle vittime, ricostruendo una vera e propria scena da “film horror”.
Infatti il richiedente l’intervento, ancora visibilmente provato, avrebbe riferito di avere contattato l’odierno arrestato per alcuni lavori di giardinaggio e che nel pomeriggio, avendolo visto barcollante gli avrebbe chiesto di fare attenzione e di spostarsi per ripulire una parte del terreno pianeggiante per evitare che si potesse fare del male.
Arancio, a tale richiesta, avrebbe avuto una reazione spropositata ed in un primo momento avrebbe cercato di colpire i presenti, padre e figlio, con un decespugliatore. Successivamente, quando i due, unitamente ad altri congiunti avevano trovato rifugio all’interno di un immobile, avrebbe cercato di sfondare la porta in metallo a colpi di motosega.
Invano la vittima, uscendo dal casolare in un momento di apparente calma, avrebbe tentato di persuadere l’aggressore a posare la motosega, ma questi incurante, lo avrebbe inseguito fin dentro l’autovettura tentando di colpirlo. Solo la prontezza degli Agenti intervenuti aveva impedito che la situazione volgesse al peggio.
Arancio, arrestato in flagranza del reato di tentato omicidio, dovrà rispondere anche dei reati di resistenza, violenza e minaccia e oltraggio a P.U..
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