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“Il Tribunale di Termini Imerese è al collasso. Le carenze di personale ormai cronicizzate sono note a molti, dentro e fuori la Sicilia. Si tratta infatti del più esteso circondario all’interno del distretto di Corte di Appello del capoluogo e del secondo per numero di abitanti“, a dirlo è Carolina Varchi, deputato di Fratelli d’Italia.
“Negli ultimi anni, l’incremento dei contenziosi scaturenti da alcune zone, come l’entroterra delle Madonie e del Corleonese, nonché dall’aumento esponenziale di procedimenti penali aventi ad oggetto l’accertamento della presenza sul territorio di frange della criminalità organizzata, hanno contribuito a sovraccaricare il ruolo penale e civile del Tribunale termitano“, aggiunge la Varchi.
“Un aumento della consistenza territoriale del circondario a cui non ha fatto seguito un adeguamento dell’organico, dei magistrati e del personale amministrativo. Una situazione del tutto insostenibile che ha determinato lo stato di agitazione tra gli avvocati di Termini Imerese, già sul piede di guerra per la pessima gestione del cosiddetto “gratuito patrocinio”. Per tutte queste ragioni, durante lo scorso ottobre, ho presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, per chiedere quali urgenti iniziative di sua competenza avrebbe adottato per il Tribunale termitano, anche in vista dell’allora imminente Legge Finanziaria“, spiega il deputato di FdI.
“Ebbene, la risposta del Guardasigilli è stata pubblicata soltanto lo scorso 2 aprile e sembra descrivere uno scenario lontano dalla realtà. Il Ministro ha infatti elencato i provvedimenti adottati da quando ha assunto la titolarità del dicastero, snocciolando numeri e cifre, per lui sufficientemente adeguati. Il suo intervento prevede per Termini Imerese l’aumento di un paio di unità (al massimo quattro) dell’organico del Palazzo di Giustizia in questione“, aggiunge.
“E’ chiaro che, un’iniziativa del genere non merita nemmeno di essere chiamata “contromisura” e non potrà assolutamente rispondere alle esigenze del Tribunale termitano. Chi ne vive quotidianamente la realtà, non può più tollerare i proclami di “riforme epocali” a cui ci ha abituati Bonafede, salvo poi arrivare a tali conclusioni. Va inoltre fatto presente che l’attuale sospensione imprevista, dovuta all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, e l’ingorgo che ne deriverà faranno ulteriormente precipitare la situazione“.
““La montagna ha partorito un topolino” direbbero gli antichi, ma qui non siamo nelle favole di Esopo. Sarà mia premura insistere nuovamente con il Governo, e vigilare sul lavoro del Ministro, affinché sia fatto molto di più e il Tribunale di Termini Imerese torni a lavorare in condizioni dignitose per il sistema giustizia di una grande Nazione come l’Italia, nonostante il Ministro Bonafede“, conclude Carolina Varchi.
Ecco il
link per leggere interrogazione e risposta del Ministro.
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