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Quarantasei verbali amministrativi elevati per violazioni della normativa sulla tracciabilità e sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari. Due sequestri di merce, uno dei quali di arance bionde affogliate che venivano vendute all’interno di cartoni del Consorzio di tutela arancia rossa di Sicilia Igp. Oltre cinquantamila euro di sanzioni comminate e una mole di documentazione acquisita dai cui accertamenti potrebbero scattare nuove multe per lo stesso importo. Sono i numeri dell’operazione di controllo sui prezzi dei prodotti agroalimentari disposta dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e condotta nelle nove province dell’Isola dal Nucleo operativo del Corpo forestale regionale e dall’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari che fa capo al ministero delle Politiche agricole.
«Una sinergia importante – sottolinea il governatore Musumeci – per fare sentire in maniera forte la presenza delle istituzioni tra la gente che sta affrontando, con comprensibili difficoltà, questo periodo di emergenza provocato dalla pandemia da Covid-19. Siamo convinti che, soprattutto in questo momento, il consumatore vada tutelato per scongiurare il pericolo di frodi e per salvaguardare la sua salute. Esigiamo prodotti sani, arrivati sugli scaffali dei negozi dopo avere effettuato tutti i controlli di qualità e che, allo stesso tempo, siano venduti a un giusto prezzo. Anche se sotto questo aspetto le oscillazioni al rialzo riscontrate diventano non sempre perseguibili perché vige il rapporto tra domanda e offerta che si forma sul libero mercato. L’attenzione, comunque, resta alta: ce lo chiedono i cittadini, che hanno rivolto sinceri apprezzamenti ai nostri agenti che operavano tra gli scaffali dei supermercati. I controlli saranno costanti e capillari sull’intero territorio siciliano».
Proprio per aumentare l’efficacia delle ispezioni in questo settore, a breve potrebbe essere sottoscritto un Protocollo d’intesa tra il Nucleo operativo per la sicurezza agroalimentare del Corpo forestale della Regione Siciliana e l’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari.
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