Coronavirus, Cgil-Cisl-Uil: “Bisogna tutelare la salute dei nostri lavoratori”

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Il protocollo sottoscritto da CGIL CISL UIL – Governo – Confindustria e Confapi fornisce non solo indirizzi operativi ma anche strumenti importanti a disposizione delle RSU e degli RLS e di tutti i lavoratori, a partire dalla possibilità di utilizzare la CIG (cosa che fino ad oggi non era possibile) per gestire le chiusure aziendali.

A partire da lunedì 16 marzo in tutte le aziende chiediamo che siano subito costituiti i “Comitati per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo” con la presenza dei delegati RSU e RLS. In tali sedi andranno concordate le modalità di attuazione delle misure a tutela della salute dei lavoratori previste dal “Protocollo” compresa la riduzione degli orari e della contemporanea presenza di lavoratori in azienda, attivazione di turni, fermate e uso degli ammortizzatori, anche per singole aree o a ore.

Laddove le aziende si rendessero indisponibili al confronto o dove fosse evidente la non possibilità di lavorare in sicurezza è giusto scioperare (aderendo allo sciopero nazionale già indetto da FIM FIOM UILM per tutte le aziende del settore e per tutti i contratti) chiedendo la fermata delle aree non sicure con l’utilizzo della CIG. La FIOM segnalerà eventuali comportamenti non in linea con i contenuti del “Protocollo” alle autorità competenti.

La Fiom Cgil Sicilia nvita le lavoratrici ed i lavoratori delle imprese dove non sono presenti delegati sindacali, delle piccole imprese o dell’artigianato a contattare la FIOM territoriale per essere messi in contatto con i nostri funzionari e Rlst: sarà nostra cura intervenire immediatamente per garantire quanto previsto dal Protocollo nazionale.

Attendiamo a ore il contenuto del Decreto del Governo che dovrebbe prevedere il diritto, per i lavoratori e le lavoratrici con figli minori di 14 anni, a fruire di congedi parentali straordinari. Lae nostre strutture sono pronte ad intervenire li dove la messa la sicurezza dei lavoratori non è garantita chiedendo alle aziende di sottoscrivere accordi che mirano alla riduzione o alla sospensione delle attività produttive facendo uso degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto.

 
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