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Il ricordo dei quattro milioni di morti
Ad essere uccisi in quelle fredde camere a gas di Auschwitz furono quattro milioni di uomini, donne, bambini. Quasi tutti ebrei. Ma furono sterminati anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici e altri «nemici» di Hiler. Tutta gente comune con tanti sogni e speranze, che va ricordata.
L’orrore in Italia
Anche in Italia, l’orrore di cui vi parlavamo prima era lampante, reale. Infatti, furono numerosi i campi di concentramento in tutto il paese, per l’esattezza 35. Alcuni dei più importanti furono : il Campo di transito di Fossoli, Il Campo di transito di Bolzano, La Risiera di San Sabba a Trieste e Il Campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo : Tutti luoghi della memoria, nei quali sono stati uccisi numerose persone. Tra le tante tecniche usate in Italia e non solo per uccidere, furono le camere a gas (cioè ampi vani in cui i prigionieri venivano uccisi con il gas velenoso) con le quali non volevano solo attuare lo sterminio in modo efficiente, ma anche per rendere il processo più impersonale per coloro che dovevano portarlo a termine.
Le parole del Presidente della repubblica
“Il cammino dell’umanità è purtroppo costellato da stragi, uccisioni, genocidi. Tutte le vittime dell’odio sono uguali e meritano uguale rispetto. Ma la Shoah per la sua micidiale combinazione di delirio razzista, volontà sterminio, pianificazione burocratica, efficienza criminale, resta unica nella storia d’Europa”.
Queste le parole affermate dal presidente della repubblica Sergio Mattarella.
“Ricordare per non dimenticare, ricordare per non ripetere”.
Questa, una delle tante frasi simbolo che deve fare riflettere sulla crudeltà passata, che ha devastato la nostra società, e che deve essere solo un brutto ricordo, ma anche un momento da rimembrare sempre.
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