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Ti è mai capitato di trovarti in una stanza e non avere la più pallida idea del motivo per cui ci sei andato? Oppure hai un nome/parola sulla “punta della lingua” ma non riesci proprio a ricordarla? Il nostro cervello è l’organo che acquisisce, organizza e immagazzina una vasta quantità di informazioni ma, a volte, commette degli “errori” che ci portano a dimenticare qualcosa, anche un concetto, appena formulato. Per fortuna esistono dei metodi che puoi adottare per riportare alla memoria ciò che hai dimenticato.
Aiutare la Memoria – Primo metodo
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Impara quali sono le fasi del processo di memorizzazione. Per essere in grado di ricordare qualcosa, il cervello deve passare attraverso tre stadi: acquisizione, consolidamento e recupero delle informazioni (detto anche ricordo). Se qualcosa si inceppa in questi tre passaggi, hai delle difficoltà a riportare alla mente quello che vuoi ricordare.
- Nella fase di acquisizione, l’informazione che hai appena appreso viene conservata nella memoria a breve termine prima di essere scartata o codificata come ricordo a lungo termine. Se non presti attenzione a qualcosa, come ad esempio il luogo in cui hai messo gli occhiali prima di uscire da una stanza, ci sono molte più possibilità di non ricordarlo quando tornerai nella stanza stessa.
- Nella fase di consolidamento, l’informazione che hai appreso viene trasferita nella memoria a lungo termine. Questo processo ha più probabilità di accadere se l’informazione è correlata ai tuoi ricordi a lungo termine, se è in qualche modo importante (collegata a un evento storico o comunque significativo) oppure se è associata a una forte stimolazione sensoriale.
- Nella fase di recupero, l’informazione presente nella tua memoria viene riportata alla coscienza grazie all’attivazione degli schemi neuronali che sono stati utilizzati per consolidarla. Questo stadio è correlato alla sensazione di avere qualcosa “sulla punta della lingua” e ci sono diverse tecniche che puoi mettere in atto per sbloccarlo.
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Ripercorri i tuoi passi. La ricerca ha dimostrato che buona parte della memoria è “strettamente dipendente dal contesto”; questo significa che le persone ricordano meglio le informazioni in un ambiente che coincide o evoca quello in cui le informazioni sono state apprese.
Ad esempio, se pensi a qualcosa di particolare nel soggiorno e la dimentichi mentre vai in cucina, prova a ritornare nel soggiorno. È probabile che il contesto familiare ti aiuti a ritrovare l’informazione persa.
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Ricostruisci l’elenco dei tuoi pensieri. Se non puoi fisicamente tornare nel luogo dove hai acquisito un’informazione (e che ora hai scordato), cerca di immaginare dove ti trovavi, cosa stavi facendo e prova a capire come i pensieri si sono succeduti e interconnessi fra loro. Dato che molte informazioni sono immagazzinate seguendo gli stessi percorsi neuronali, la ricostruzione della sequenza dei pensieri ti aiuta a ritrovare ciò che hai dimenticato grazie alla stimolazione di idee correlate.
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Ricrea degli indizi ambientali originali. Se stavi ascoltando una canzone particolare o stavi visitando un determinato sito web quando hai avuto un pensiero preciso che ora non ricordi, cerca di riportarlo alla mente ripensando alla canzone o alla pagina internet.
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Pensa o parla di un argomento diverso a cui il pensiero dimenticato non è correlato. Dato che il cervello sovrappone più idee agli stessi schemi neuronali, è facile restare bloccati quando si cerca di riportare alla memoria un’informazione correlata ma “sbagliata”, ad esempio quando cerchi di pensare all’attore che ha impersonato Batman nell’ultimo film, ricordi tutti gli attori che hanno recitato in questo ruolo tranne quello che ti interessa. In questo caso si rivela utile pensare a qualcosa di completamente scollegato per “resettare” il processo del ricordo.
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Rilassati. L’ansia rende difficile ricordare anche la più semplice delle nozioni. Se hai dei problemi a ricordare qualcosa, non intestardirti; fai qualche respiro profondo per calmarti e poi prova a pensare all’informazione.
Migliorare la Memoria – Secondo Metodo
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Crea degli “indizi specifici” quando vuoi ricordare qualcosa. Hai molte più possibilità di codificare una nozione come ricordo a lungo termine se vi associ qualcosa di particolare che funziona da “indizio” o spunto. Ogni cosa può essere un indizio, ma un particolare che è attivamente collegato al pensiero da ricordare funziona meglio.
- Ad esempio, quando chiacchieri con un’amica al bar che ti parla del suo prossimo compleanno, cerca di collegare questa informazione a un’altra che sei in grado di ricordare molto bene: “Melissa mi ha detto che il suo compleanno è il 7 giugno, una settimana esatta dopo il compleanno di mia mamma”.
- Questi spunti possono essere anche di natura sensoriale. Ad esempio, gli odori possono innescare dei ricordi molto vividi in tante persone, proprio come il profumo dei biscotti appena sfornati che ti portano immediatamente alla memoria i giorni passati in casa della nonna. Se il ricordo può essere associato a un odore, nell’esempio del compleanno di Melissa può essere il profumo del caffè o delle brioches alla cannella, cerca di stimolare la memoria con una traccia di questo odore familiare.
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Collega i ricordi a luoghi specifici. La memoria è strettamente connessa al contesto ambientale in cui l’informazione viene appresa. Puoi sfruttare questo meccanismo per codificarla e riportarla alla mente in un secondo momento.
- Prova a creare una connessione verbale fra l’informazione e il posto: “Quando ho incontrato Melissa al bar di Piazza Principe, lei mi ha detto che il suo compleanno è il 7 giugno”.
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Ripeti immediatamente la nozione. Se hai la tendenza molto comune di dimenticare i nomi delle persone praticamente nell’istante in cui ti vengono presentate, cerca di ripeterli ad alta voce non appena vengono pronunciati. Se colleghi il nome a più indizi possibili, come l’aspetto della persona, cosa indossa e dove ti trovi, avrai maggiori possibilità di ricordarlo in futuro.
- Se sei a una festa e un amico ti presenta una persona di nome Masako, cerca di guardarlo negli occhi mentre gli sorridi, stringigli la mano e pronuncia una frase simile: “Piacere di conoscerti, Masako. La tua camicia è di un blu molto bello!”. In questo modo rinforzi molte informazioni sensoriali che ti aiuteranno a immagazzinare e ricordare il nome.
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Crea un “palazzo della memoria”. I palazzi della memoria sono una tecnica mnemonica molto comune che si utilizza per creare delle connessioni fra le nozioni e i contesti ambientali anche se, in questo caso, si tratta di ambienti immaginari. Anche il famoso detective Sherlock Holmes (seppure sia un personaggio di fantasia) sfrutta questo metodo.
- È una tecnica che richiede un po’ di pratica per essere perfezionata, ma è davvero molto utile per immagazzinare le informazioni che vuoi ricordare perché le enfatizza associandole in maniera creativa e, a volte, assurda ai luoghi.
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Evita di acquisire le nozioni quando ti trovi in situazioni stressanti. Non sempre questo è possibile, ma se puoi evitare di studiare nuove informazioni quando sei molto stressato (ad esempio la notte prima di un esame) la tua capacità di ricordare sarà decisamente migliore.
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Riposa molto. Il sonno, soprattutto la fase REM (“rapid-eye-movement”) è cruciale per elaborare, consolidare e immagazzinare le informazioni. La deprivazione del sonno “brucia” i neuroni rendendo più difficile la codifica e il ricordo delle nozioni.
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Bevi acqua. Fai qualcosa di diverso, se sei veramente convinto di aiutare la tua memoria, vedrai che ricorderai.
Consigli
- Pronunciare ad alta voce il compito che devi fare mentre passi da una stanza all’altra ti aiuta a ricordarlo. Ad esempio se ti stai recando in bagno per prendere l’integratore multivitaminico puoi ripetere: “Vado a prendere il multivitaminico” finché raggiungi il bagno.
- Usa un’agenda o un’applicazione per smartphone che ti aiuti a ricordare le informazioni davvero importanti, come i compleanni e gli appuntamenti dal medico. Anche le menti più forti hanno bisogno di un po’ di aiuto!
Avvertenze
- Gli integratori per rafforzare la memoria, come il ginkgo biloba, sono molto diffusi, ma ci sono poche prove a sostegno della loro efficacia; inoltre, queste sostanze possono avere degli effetti collaterali gravi come le emorragie e un sangue più fluido.
Fonte:WikiHow
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