Il progetto consiste nella riconversione dei campi alla semina dei grani antichi.
Ogni persona interessata al progetto può, con un piccolo contributo, partecipare alla filiera controllata e partecipata, garantendosi a fine raccolto 50 kg di pasta e 30 di farina, seguendo il progetto dal chicco fino alla pasta in pentola.
“I nostri grani non hanno bisogno di nessun trattamento fitofarmaco né di glisofate” aggiunge Calvagna con un tono fiero della sua Sicilia.
Inoltre, ricorda Francesco Calvagna, che in Sicilia esistono 52 varietà di grano di cui 49 grano duro e 3 grano tenero, e che al momento solo 5 sono iscritti al registro delle varietà da coltivazione quali tumminia, perciasacchi, Maiorca, Russello, Senatore Cappelli.
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Un video di Mariano Barbara
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